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Riapertura di nidi e materne, centri estivi: restano dubbi e preoccupazioni

I sindacati Diccap e Cisl chiedono una definizione delle questioni delicate come il distanziamento, la sanificazione, la responsabilità dei gestori e ricordano che all'appello manca il governo

Asilo nido Pollicino Venezia, foto di archivio

Riapertura di nidi, materne e programmazione dei centri estivi nell'occhio del ciclone dei sindacati. Dopo la dichiarazione dell'assessore comunale alle Politiche educative Paolo Romor, sulla ripartenza delle scuole dell'infanzia possibile già dal 3 giugno a Venezia, il coordinatore regionale della sigla Diccap Luca Lombardo ricorda che «deve ancora arrivare il via libera del governo per la fascia 0-3, e che genitori, educatrici e insegnanti non conoscono con quale modalità verranno aperti i servizi».

La sanificazione

Permangono i dubbi sulla sanificazione: «Non c’è prova alcuna - afferma Lombrado - Non si dice che molte scuole, soprattutto in centro storico, non hanno giardino, e dove c’è risulta in condizioni non proprio praticabili». Mentre sul progetto educativo, «un bambino che piange non potrà essere consolato per via del distanziamento: non vediamo - afferma Lombardo - tutto questo benessere del bambino», mentre il test sierologico cui è stato sottoposto il personale, per il sindacalista: «è già scaduto e non dà alcuna garanzia avendo un valore di indicazione della situazione epidemiologica e non di certezza della negatività delle educatrici e del personale ausiliario». Infine «nessun confronto con le parti sindacali che da subito hanno chiesto di essere coinvolte - conclude - La riapertura dei servizi per l’infanzia va attuata con la massima trasparenza e garantendo la tutela della salute psicofisica dei piccoli utenti, come quella delle educatrici. Non bisogna rispondere solo alle esigenze lavorative dei genitori».

Le date

La Cisl ha manifestato allo stesso modo preoccupazione nell'incontro in videoconferenza con i ministri Lucia Catalfo, Roberto Speranza ed Elena Bonetti, giovedì mattina, sulla riapertura dei centri ricreativi/estivi, per i bambini della fascia 3-17 anni. Il decreto Rilancio ha fissato la sospensione delle attività scolastiche al 14 giugno, seppure i calendari della materna prevedono come data di chiusura il 30 giugno e degli asili nido il 31 di luglio. «Abbiamo fatto rilevare che in questo modo si crea una diversità di condizione educativo scolastica : bambini e personale verrebbero sottoposti a forti rischi d’infezione epidemica, riprendendo l’attività in assenza di precisi protocolli».

Centri estivi 3-17

Per quanto riguarda la riapertura dei centri estivi con funzione educativa e ricreativa per i bimbi e i ragazzi da 3-17 anni, la Cisl ritiene di «attivare questi servizi per rispondere alla necessità dei bambini di ripresa di una socialità e a quella delle loro famiglie al rientro nelle attività». Per ciò che riguarda gli spazi da adibire a centri estivi, «abbiamo chiesto - scrive la Cisl - di introdurre nel protocollo la responsabilità in capo agli enti gestori o agli Enti locali per l'utilizzo degli edifici scolastici. Sarà importante definire l'attività del personale non scolastico, la responsabilità della sanificazione degli ambienti e la riconsegna dei locali in tempo utile per permettere la ripresa delle attività didattiche per il primo settembre»

Il protocollo

Distanziamento dei piccoli e sanificazione degli ambienti rimangono questioni delicate. In tema di contenimento del rischio contagio da Covid 19, contingentamento degli ingressi, definizione del rapporto numerico tra educatori e bambini, utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, Cisl assicura il proprio impegno alla realizzazione di un apposito protocollo. «Occorre andare incontro anche alla situazione finanziaria degli educatori del settore privato, che oggi percepiscono il fondo di integrazione salariale, che riconosce solo una parte, insufficiente, della retribuzione. Abbiamo proposto di impiegare il personale in fis (fondo integrativo salariale) per le attività ricreative estive, e un utilizzo flessibile degli ammortizzatori sociali anche nei mesi di luglio ed agosto. «La Cisl Fp di Venezia - scrive il segretario Massimo Grella - sottolinea la necessità della massima tutela per la salute dei lavoratori dei servizi educativi e per i fruitori. Auspica sanificazioni e pulizie costanti quando il governo deciderà la riapertura. Siamo consapevoli dell'importanza di questo eccellente servizio ma altrettanto dobbiamo esserlo della pandemia che ha sconvolto le nostre vite. Ogni riapertura dovrà esser definitiva e quindi priva di superficialità e di ogni opportunismo politico».


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