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L'allarme di Confartigianato: «Stangata sulla spesa, il pane costa sempre di più»

Cella: «La speculazione anche sul cibo e beni primari sta travolgendo tutto, oltre agli aumenti delle bollette continuano solo a crescere i prezzi di farine, olio, lieviti e tutto il resto»

«Il caro energia e la speculazione sui costi delle materie prime avranno a breve ripercussioni inevitabili anche sul prezzo degli alimenti farinacei, dalla pasta al pane ai dolci». A confermare che sarà un autunno salato anche per il pane per le tasche dei cittadini è il presidente della Federazione Alimentazione della Confartigianato Metropolitana Città di Venezia Alessandro Cella.

L’effetto combinato delle bollette di luce e gas più pesanti e dei maggiori costi generali di tutte le materie prime «non ci consentirà ancora per molto di non ritoccare i prezzi adeguandoli ai maggiori costi – spiega Cella -. Per il momento, nonostante il caro energia, siamo riusciti a contenere il prezzo finale dei panificati limitando i profitti, solo perché sono state usate le scorte di farine e altre materie prime a magazzino. Da qui a breve, quando si esauriranno, l’attuale situazione del mercato non ci darà più scampo e i prezzi saranno destinati a salire». L’effetto dell’ondata speculativa, già denunciata dagli osservatori qualche mese fa, sta dunque arrivando anche nella vita quotidiana di tutti e, soprattutto pure sul pane, un bene primario e “sacro” sulla tavola degli italiani.

Sul fronte dei prezzi, per le granaglie è stata un’estate caldissima. Alla borsa di Chicago, riferimento mondiale per i prezzi dei grani, si sono registrati aumenti del 15/20% in poche settimane, ma si tratta di aumenti calmierati per non far saltare i contratti in essere. La seconda tranche di rincari, già confermata sui mercati virtuali che vendono nel lungo periodo, a breve verrà confermata nei prossimi prezzi reali. Ma non solo. «Si preannunciano forti incrementi anche per burro, olio e lieviti e a fine ottobre inevitabilmente ognuno di noi dovrà fare i conti con questa crescita generalizzata dei prezzi all’ingrosso” - spiega Cella -. Il dispiacere maggiore è che purtroppo la gente penserà che questi aumenti siano una decisione del panettiere, per questo riteniamo corretto denunciare ciò che sta accadendo veramente e puntare il dito contro le speculazioni in corso. Il tutto, purtroppo per la nostra categoria, si tradurrà poi nell’ennesima mazzata». 


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