Attualità

In 5 anni persi 478 lavoratori comunali nella Città metropolitana

I dati del conto annuale della ragioneria di Stato elaborati dalla Funzione Pubblica Cgil Venezia. Giordano: «A rischio la tenuta dei servizi senza assunzioni». Si è passati dai 5.461 dipendenti del 2015 ai 4.974 del 2019. Altri 1.880 andranno in pensione

Anagrafe, foto di archivio

Sono tutte di segno meno le differenze fra gli addetti del 2015 e quelli del 2019 nei 44 Comuni della Città metropolitana. Tutti gli enti locali in 5 anni hanno perso 470 impiegati, più altri 17 nelle Unioni del Miranese, della Riviera del Brenta e dei Comuni di Fossalta di Portogruaro e Teglio Veneto, per un totale di 487, passando dai 5.461 del 2015 ai 4.974 del 2019. Di questi, 248 sono usciti negli ultimi due anni. «Questo calo, che dalle nostre proiezioni continuerà nel 2020, è causato sia dal blocco del turnover che da alcune scelte delle amministrazioni che rischiano di compromettere il funzionamento dei servizi», scrive la Funzione Pubblica Cgil Venezia che ha analizzato e commentato le cifre.

Guardando alle età, «è drammatica la fotografia degli enti locali - continua la sigla -. Il 44,31% ha tra i 50 e i 60 anni, il 12,77% tra i 60 e i 64 anni e l’1,27% è sopra i 64 anni». Sommando questi dati si vede come il personale sopra i 50 anni rappresenti il 58,35% di quello in servizio. Se non ci saranno assunzioni, commenta il sindacato, sarà impossibile coprire le uscite di personale perché chi ha più di 55 anni, circa 1.881 lavoratori, andrà quasi sicuramente in pensione (le età in grafico. Fonte: Ragioneria Generale dello Stato - contoannuale.tesoro.it).


   
Questi dati per la Fp Cgil pongono inoltre il tema delle fusioni fra Comuni e del riordino istituzionale, come necessità per la sopravvivenza dei servizi ai cittadini. «Non è pensabile che i Comuni siano costretti a privatizzare i servizi per poterli garantire, con il rischio che i costi ricadano poi sugli abitanti». Anche il Comune di Venezia presenta un calo di 300 addetti negli ultimi 5 anni, pari al 10,3%. Le assunzioni si sono concentrate nella polizia locale. «Per un Comune come quello di Venezia questa situazione sta determinando la riduzione importante di prestazioni sociali, educative e culturali - dice la Funzione Pubblica, che evidenzia l'aumento dell'età media degli addetti sempre nel quadriennio 2015-2019, che passa da 49,72 a 51,14 -. Le forze politiche dovrebbero prendere atto di questi dati e rilanciare le pubbliche amministrazioni». 

«Chiediamo ai sindaci della Città metropolitana - conclude Daniele Giordano, segretario della sigla Fp Cgil - di fare fronte comune affinché si apra un confronto locale per ricostruire una rete di servizi di qualità uniforme su tutto il territorio. Ed è necessario che le forze politiche sostengano proposte chiare in Parlamento, affinchè ci siano adeguati investimenti sul sistema degli enti locali».