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La Società veneziana concerti si ferma: "Fisco insopportabile, mentre la città si dissolve"

Una "dolorosa agonia, più che un funerale". Pressione fiscale troppo alta, scarsa attenzione da parte dell'amministrazione pubblica e un pubblico che va dissolvendosi: sono le motivazioni, riassunte dal presidente Paolo Cossato, che hanno portato alla chiusura della Società veneziana di concerti dopo oltre 30 anni di appassionata attività, "per la musica ma soprattutto per i veneziani".

Una scelta che, secondo la Società, rientra nel processo di "progressiva sparizione della città e dei suoi abitanti" e rappresenta "un ulteriore, tristissimo passo verso il nulla". Spiega la consigliera Lidia Fersuoch: "Ai concerti ci siamo riconosciuti come comunità, come abitanti. Era una specie di campo veneziano, ove si svolgeva una delle attività che hanno reso grande Venezia: la musica". Ultimo appuntamento, sabato 9 giugno alle 18, il concerto del pianista András Schiff alla Scuola Grande San Giovanni Evangelista: sarà un regalo del musicista alla città.


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