Attualità

Nel Veneziano quest'anno 3.500 persone a rischio sfruttamento

Quattrocento i casi valutati, un centinaio quelli ai quali è stata garantita assistenza. Venturini: "Fare in modo che un tema così drammatico non passi inosservato"

Lo sfruttamento è sia di tipo sessuale che in ambito lavorativo e della criminalità

Dallo sfruttamento in ambito sessuale a quello lavorativo, dall’accattonaggio allo spaccio fino ai furti: sono quasi un milione le vittime di tratta nel continente europeo, di cui 6mila in Italia ogni anno vengono ascoltate da uno dei 21 progetti anti tratta italiani. Un migliaio, poi, entrano in un programma di assistenza e protezione come vittime di gravi reati. Solo nel Veneziano quest’anno sono state contattate oltre 3500 persone a rischio tratta nel mondo del lavoro e della prostituzione. In cento casi sono state garantite protezione e assistenza, con inserimento lavorativo ma sono 400 quelli che sono stati valutati. È questo il quadro che emerge a pochi giorni dalla celebrazione della dodicesima giornata europea contro la tratta di esseri umani, in programma il 18 ottobre e istituita dalla Commissione Europea per sensibilizzare su un fenomeno, quello del grave sfruttamento.

La campagna di sensibilizzazione

Proprio per porre l’attenzione su questi numeri, il Dipartimento delle Pari Opportunità, il Numero Verde Nazionale contro la Tratta (800 290 290), il Progetto N.A.Ve (Network Antitratta Veneto) attraverso il capofila Comune di Venezia e la Regione Veneto hanno organizzato una serie di eventi in molte città del Veneto ed in altre città italiane, dove si terranno presidi, con diffusione del materiale informativo, che si concluderanno con il lancio di palloncini arancioni con l’hashtag/slogan #liberailtuosogno. Nel territorio comunale si svolgeranno una serie di attività ed iniziative di carattere culturale tra il 12 ottobre e il 18 ottobre. Quest’anno si è voluto portare maggiormente l’attenzione sul tema del grave sfruttamento in ambito lavorativo, un fenomeno che cresce ed allarma in ogni territorio dell’Italia e che riguarda non solo il settore agricolo. «Lo scopo della sensibilizzazione è fare in modo che un tema così drammatico non passi inosservato o venga ritenuta una questione che non ci riguarda – dice l’assessore alle politiche sociali Simone Venturini -. Si vuole quindi accendere una speranza perché quei tanti sogni di donne, uomini e minori non restino per sempre in una gabbia”.

"Fenomeno pervasivo e sommerso"

Nel sito del Numero Verde Nazionale (www.osservatoriointerventitratta.it), nella sua pagina Facebook o nella pagina Facebook dedicata alla dodicesima Giornata Europea contro la Tratta è possibile vedere tutte le iniziative che si svolgono in ogni città che ha aderito alla campagna di sensibilizzazione. “Il fenomeno della tratta è pervasivo e sommerso, difficile da identificare ma può essere prevenuto e contrastato solo se tutte le “agenzie” del territorio si  mettono in rete e lavorano insieme – dice Manuela Lanzarin, assessore al sociale della Regione Veneto -. Questo è il valore del network antitratta in Veneto: lavorare con una logica di “filiera” tra pubblico e privato, tra forze dell’ordine, istituzioni locali e privato-sociale, consente di fare prevenzione, di intercettare le mafie criminali e di aiutare le persone a denunciare e a recuperare dignità e futuro in un quadro di legalità, contrastando illegalità, sfruttamento, caporalato e lavoro nero».


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