Attualità

«No alla legge Pillon», gli striscioni dei manifestanti a Rialto

Sabato in centro storico il corteo contro il ddl in materia di separazione e affido

Foto: immagini della manifestazione contro il ddl Pillon sabato a Venezia

Anche a Venezia la mobilitazione nazionale di sabato contro il disegno di legge Pillon, con il presidio in campo San Giacometo di Rialto di Non Una Di Meno e D.i.Re, Donne in Rete contro la violenza.

Ritiro

I manifestanti hanno chiesto «il ritiro immediato di una proposta di legge reazionaria, che renderà più costoso e difficile separarsi, imporrà una rigida spartizione del tempo da passare con figli e figlie (senza lasciare a questi ultimi nessuna libertà di scelta o diritto di espressione) e, con l'abolizione dell'assegno di mantenimento, sottoporrà chi nella coppia si trova in una situazione di maggiore dipendenza economica e povertà – quasi sempre le donne – a un vero e proprio ricatto economico. Inoltre, se il ddl 735 verrà approvato, sarà ancora più difficile, per le donne che con la separazione intraprendono un percorso di fuoriuscita dalla violenza, allontanarsi dal partner».

I "No"

«Sono 5 i 'No' che diciamo al ddl Pillon - ha dichiarato Roberta Nicosia della cooperativa dei centri antiviolenza Iside -. No alla mediazione obbligatoria e a pagamento, no all’imposizione di tempi paritari e alla doppia domiciliazione/residenza dei minori, no al mantenimento diretto dei figli, cioè alla cancellazione dell’assegno, no al piano genitoriale, ovvero al programma dettagliato della vita materiale, sociale e culturale dei figli, no all’introduzione del concetto di alienazione parentale, che non è riconosciuto a livello medico».

Violenza

Dopo il presidio, le tante donne e i tanti uomini presenti si sono spostati sul ponte di Rialto, dove hanno srotolato due striscioni di grosse dimensioni con la frase "Sulle nostre vite decidiamo noi - #FermiamoPillon". L'iniziativa si inserisce nello stato di agitazione permanente lanciato da Non Una Di Meno, che vedrà la prossima tappa a Roma il 24 novembre, con la manifestazione nazionale contro la violenza sulle donne e la violenza di genere.
 


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