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Scavi di Valgrande, nuova partenza: da lunedì indagini alla villa Mutteron dei Frati

Per la seconda campagna l’équipe prevede l’apertura di tre nuove aree. L'università di Regensburg e quella di Padova tornano a Bibione dal 26 febbraio al 22 marzo. «L’unica testimonianza degli insediamenti del litorale Alto-Adriatico in epoca romana»

Villa Mutteron dei Frati a Valgrande, Bibione

Dal 26 febbraio al 22 marzo gli archeologi delle Università di Regensburg e Padova tornano a Bibione per indagare nuove porzioni della villa romana di Mutteron dei Frati. Per la seconda campagna l’équipe prevede l’apertura di almeno tre nuove aree da sottoporre a scavo archeologico. 
Il sito della villa romana di Mutteron dei Frati (Valgrande, Bibione), noto dalla metà del Settecento e parzialmente indagato negli anni ’30 e ’90 del Novecento, è l’unica testimonianza ben conservata degli insediamenti che dovevano trovarsi lungo il litorale Alto-Adriatico in epoca romana.

Dopo la ripresa delle attività di ricerca, avvenuta lo scorso marzo grazie a un progetto finanziato dalla Deutsche Forschungsgemeinschaft, ora gli archeologi tornano in campo. La seconda campagna di scavo vedrà nuovamente impegnate le Università di Regensburg e Padova con la supervisione della Soprintendenza e il sostegno di proprietà e affittuario della valle. Lunedì 26 iniziano gli scavi. Mancano pochi giorni all’inizio delle attività e qualche membro dell’equipe è già arrivato in Valgrande per eseguire prospezioni geofisiche (indagini non invasive con cui si esplora il sottosuolo per evidenziare la possibile presenza di resti sepolti), mentre il resto del gruppo si unirà da lunedì, data ufficiale di inizio dei lavori. 
  
«Il binomio Bibione-storia si fa sempre più forte grazie all’importante lavoro delle équipe delle Università di Regensburg e Padova. È un piacere constatare come la nostra località continui a dimostrarsi disponibile e interessata nel favorire lo sviluppo delle ricerche - commenta il sindaco di San Michele al Tagliamento, Flavio Maurutto - ogni nuova scoperta ci appassiona, incuriosisce anche i turisti ed è per tutti motivo di orgoglio. Da parte dell’Amministrazione un augurio di buon lavoro a tutti gli archeologi coinvolti nella nuova campagna di scavi. Un ringraziamento alla Soprintendenza per l’attenzione nei confronti del nostro territorio e alla famiglia Ferri de Lazara per aver custodito in Valgrande questo prezioso patrimonio rendendolo nuovamente disponibile ai ricercatori».

«Con la prima campagna di scavi dello scorso marzo, Bibione ha cominciato a scoprire aspetti inediti della propria storia e li ha condivisi da subito con i turisti con riscontri particolarmente positivi - afferma il presidente di Bibione Live, Consorzio di Promozione Turistica, Andrea Anese -  Bibione Live continua, pertanto, a promuovere il lavoro di questa grande squadra sia in Italia sia all’estero, nella convinzione che si tratti di un’esperienza che molto arricchisce la vacanza degli ospiti. Ringraziamo tutta l’équipe, gli enti, i professionisti e le persone che stanno rendendo possibile e visitabile qualcosa che fino a poco tempo fa Bibione poteva solo immaginare».


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