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Presentato "RI-PRESE", il progetto che custodisce le memorie audiovisive del territorio veneziano | VIDEO

"RI-PRESE memory keepers" è l’innovativo progetto ideato da Nicoletta Traversa e Giuseppe Ferrari volto a digitalizzare e valorizzare le memorie audiovisive private del territorio veneziano. L'iniziativa è stata presentata ieri mattina, al Lido di Venezia, alla presenza di Jacopo Chessa, direttore generale della Veneto Film Commission

Custodire la memoria per valorizzare e (ri)scoprire il territorio veneziano attraverso un linguaggio narrativo autentico come quello dei contenuti audiovisivi privati: RI-PRESE memory keepers è l’innovativo progetto presentato ieri mattina all’interno dello Spazio Regione del Veneto, nell’ambito della 78. Mostra del Cinema di Venezia.

L’iniziativa nasce nel 2013 da un'idea di Nicoletta Traversa e Giuseppe Ferrari quando, durante il loro percorso di studi all’Università Iuav di Venezia, iniziano a raccogliere, digitalizzare e valorizzare le memorie audiovisive private impresse negli home movies, i cosiddetti filmini di famiglia. Si tratta di riprese effettuate nel corso del Novecento da operatori non professionisti e registrate su pellicole come il Super 8, su nastri magnetici come il VHS o su altri supporti ormai obsoleti.

Ad essere processati sono viaggi, matrimoni e compleanni ma anche gli archivi cinematografici di impresa: tutti quei piccoli eventi di famiglia e di comunità che costituivano la quotidianità dell’epoca. Il progetto portato avanti da Traversa e Ferrari rappresenta a tutti gli effetti un inedito sodalizio tra tecnologia e residenzialità volto a costruire e tutelare un vero e proprio archivio della memoria collettiva: «I filmati raccolti coprono un arco temporale che abbraccia più di ottant’anni di storia, dal 1920 a oltre gli anni Duemila – spiega Nicoletta –. I video familiari avevano la dote di descrivere in maniera estremamente genuina un territorio, quello veneziano, raccontandone senza filtri la quotidianità. Ecco perché diamo la possibilità di digitalizzare qualsiasi filmato gratuitamente: queste memorie rappresentano un’autenticità narrativa unica per il territorio».

Perché è fondamentale recuperare e tutelare le memorie audiovisive

L’importanza dell’iniziativa è innegabile in quanto vige una grande emergenza legata al supporto dei materiali audiovisivi. Infatti come spiega sempre Nicoletta: «Le pellicole iniziano il processo di degradazione dopo circa settant’anni mentre, per i nastri magnetici, il deterioramento comincia già dopo trent’anni. Ecco perché è una vera necessità salvare tutte queste memorie».

L’urgenza è risultata ancora più evidente dopo l’acqua granda del 12 novembre 2019 quando, a causa della salsedine, molti materiali e contenuti multimediali, tra cui innumerevoli pellicole, sono stati inesorabilmente rovinati. Traversa e Ferrari hanno quindi attivato da subito una rete solidale e, attraverso il crowdfunding “help_RI-PRESE”, hanno avuto la possibilità di restaurare immediatamente tutto quell’archivio multimediale della memoria veneziana che, altrimenti, sarebbe andato perduto. «Dall’entusiasmo della grande risposta ricevuta, ci siamo resi conto che la comunità comprendeva pienamente questo progetto. Attraverso questa raccolta fondi siamo riusciti inoltre ad acquistare uno scanner per pellicole, il quale ci ha permesso di digitalizzare frame by frame e scansionare formati diversi, completi di audio» racconta Giuseppe. «Tutto questo ci ha dato inoltre l’opportunità di iniziare a mappare le attività e le aziende storiche venete che hanno la necessità di recuperare le storie personali audiovisive con cui raccontarsi e utili a narrare la propria presenza sul territorio» spiega Nicoletta. 

Parallelamente all’iniziativa, Traversa e Ferrari – ad oggi assegnisti di ricerca presso lo  Iuav –  si dedicano, attraverso corsi e laboratori, ad un’idea di didattica collegata al cinema amatoriale, nonché ad avviare collaborazioni volte alla realizzazione di film e opere culturali (il loro apporto, ad esempio, è stato fondamentale per la produzione dei film Neve di Alessia Buiatti e Le storie che saremo della Ginko Film).

Le iniziative future

Il futuro di RI-PRESE promette bene: agli inizi del 2022, l’iniziativa si costituirà infatti come impresa sociale. «Ci candideremo ufficialmente come spin-off dell’Università Iuav e avremo così l’opportunità di usufruire di alcuni spazi della città lagunare» spiegano con soddisfazione i fondatori.

Subito dopo aver raggiunto questo ambito traguardo, verrà lanciata la prima campagna di raccolta, un call aperta a tutti i residenti dell’area metropolitana di Venezia per offrire loro la possibilità di digitalizzare gratuitamente i propri filmati familiari: «Coinvolgeremo tutto il territorio veneziano, non solo il centro storico ma anche la terraferma e le isole, in stretta collaborazione con gli enti del territorio e le realtà associative, per iniziare a costruire un archivio audiovisivo della memoria veneziana». Le bellezze del capoluogo veneto, così assiduamente raccontate da artisti, cineasti e poeti nel corso dei secoli, potranno essere finalmente narrate da chi le ha abitate e vissute in prima persona: «Conservare e tutelare la memoria personale e territoriale è un diritto di tutti» concludono Nicoletta e Giuseppe. 


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