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Da aprile riapre al pubblico l’area archeologica di Altino

Le aree archeologiche saranno nuovamente visitabili dal 1 aprile e nei prossimi mesi anche la Cloaca sarà lasciata a vista mentre continueranno le visite al Museo con "Altino a puntate"

È prevista per l’1 aprile la riapertura stagionale dell’Area archeologica di Altino che oltre ad essere nuovamente accessibile al pubblico si mostrerà «rimessa a nuovo». In queste settimane infatti alla sostituzione delle balaustre in legno e della scalinata dell’area archeologica del decumano ma ad accogliere i visitatori ci sarà una nuova cartellonistica con la grafica del museo. Si vedranno le antiche pavimentazioni e la porta approdo finalmente liberata della tensostruttura che ne rendeva complicata la visita ma anche la già conosciutissima Casa della Pantera e presto anche la cloaca di recente scoperta.

«Si vedono i primi passi di un percorso a lungo termine di quello che sarà il parco archeologico di Altino – dice Marianna Bressan, direttrice del Museo nazionale e Area archeologica di Altino (Direzione regionale Musei Veneto) – le aree archeologiche stanno cambiando pelle e questo è solo l’inizio di un percorso di cambiamento che sarà ancora a medio termine e rivoluzionerà la fruizione degli spazi». 

Non è tutto: contestualmente alla riapertura ricominceranno gli scavi in vista della creazione di un allestimento ad hoc della parte della cloaca pensato per lasciarla a vista per la pubblica fruizione. Scoperta negli scavi più recenti la cloaca è un’infrastruttura a volta (di cui sono rimasti alcuni mattoni d’attacco) con spallette, anche quelle in mattoni alte un metro e mezzo ben visibili e una pavimentazione di lastroni di trachite. Sul fondo, durante gli scavi, sono emersi oggetti di uso quotidiano, pettini, oggetti in osso per la cura del corpo, vasellame da mensa e piccole lucerne decorate, oggetti in osso per la cura del corpo, frammenti in vetro, piccoli strumenti in bronzo, pezzi di attrezzi da artigiani (come ad esempio un manico di mannaia) finiti nella fognatura attraverso gli ampi tombini dell’epoca.

Il museo

Anche nella sede del Museo continuano le novità: mentre gli esterni sono stati impreziositi con nuovi reperti lapidei (la stele di Axia, la base di statua onoraria di Carminio) è cambiato anche l’approccio al pubblico. Tra le altre iniziative è partita infatti una nuova modalità di visita, "Altino a puntate", organizzata come una sorta di serie tv: a episodi. «Offriamo una visita al mese a cura del personale del museo e un’altra con me nei depositi o in scavo – spiega Bressan – questo ha avuto l'effetto immediato di fidelizzare le persone, che si sono abbonate per seguire gli appuntamenti fissi».


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