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Poesia, arte e filosofia: le donne "illustri" nella storia di Venezia

Uno dei ritratti di Rosalba Carriera

Non i soli uomini, ovviamente, hanno reso grande, illustre e importante la città di Venezia.

Numerose sono state infatti le donne che hanno contribuito, sopratttutto, sotto il profilo culturale a elevare la città. Poesia, filosofia, letteratura, arte, musica, politica sono stati gli ambiti in cui queste personalità illustri, forti della tipica sensibilità femminile, hanno primeggiato. Molti ricordano la regina di Cipro Caterina Cornaro, o la cortigiana Veronica Franco, donna di elevato senso intellettuale. Non solo loro però: di seguito la biografia di due delle "eroine" al femminile di un tempo a Venezia tra le più conosciute.

Rosalba Carriera

Rosalba Carriera, nata nel 1675 e morta nel 1757, è stata una grande ritrattista e pittrice. Carriera fu la pioniera anche di una forma di ritratto a miniatura su avorio, da lei introdotta alla fine del XVII sec., su suggerimento di un pittore francese, Jean Steve. La sua opera si concentrò prevalentemente su ritratti e autoritratti in special modo eseguiti con la tecnica dei pastelli: anteriori al 1720 se ne possono contare con certezza quattro realizzati di suo pugno. La produzione posteriore, che vanta anche molti soggetti a tema religioso, è molto più proficua. Centinaia sono infatti le attività che le si possono attribuire e all'apice, probabilmente, della sua produzione e della sua realizzazione come artista, con la nomina a membro dell'accademia clementina di Bologna, nel marzo del 1720 partì per Parigi dove divenne la ritrattista delle più alte personalità della città, compreso il re Luigi XV. Le opere di Rosalba sono conservate nei musei e nei palazzi più belli d'Europa a partire, ad esempio, dal Kunstistorische Museum di Vienna e per finire a Buckingham Palace di Londra. 

Il ritratto di Luigi XV

Elena Lucrezia Cornaro Piscopia

Elena Lucrezia Cornaro Piscopia nasce a Venezia nel 1646. E' universalmente conosciuta per essere stata la prima donna al mondo a laurearsi. Figlia di Giovan Battista Cornaro, a 18 anni divenne nobile per volere del padre, che la iscrisse all'albo sborsando fior di quattrini. Amante della cultura, delle lingue (ne imparò almeno 5 tra cui anche l'aramaico) e della musica sentì a 19 anni dentro di sè una forte vocazione religiosa che la spinse a diventare oblata benedettina. Con non poche resistenze di alcune personalità dell'epoca si laureò il 25 giugno 1678 in filosofia, poichè le fu rifiutata la possibilità di una laurea in teologia. Fu una vera pioniera dell'emancipazione femminile grazie alla forza e all'ardore spirituale che hanno sempre contraddistinto il suo carattere. In seguito si trasferì a Padova dove morì nel 1684. Fu sepolta nella Chiesa di Santa Giustina a Padova. Nel cortile antico di Palazzo Bo a Padova è possibile ammirare una statua in suo onore. Solo 64 anni dopo di lei un'altra donna potè seguire le sue orme e laurearsi.

Un suo ritratto


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