Cronaca

È il giorno degli imbarchi separati: sorrisi ma anche disagi, l'esordio non è indolore

Il personale Actv aiuta gli utenti a prendere la "corsia giusta". Lamentele tra chi non ha diritto: restano fuori i liberi professionisti e coloro che, pur lavorando a Venezia, sono impiegati in ditte con sede fuori dal comune

Espressioni soddisfatte sui volti dei veneziani, ma anche diversi mugugni: il primo giorno della sperimentazione degli accessi separati agli imbarchi dei vaporetti non è esente da complicazioni, ma è chiaro che la novità deve "ingranare" e un po' alla volta, almeno nelle intenzioni degli ideatori, diventare familiare sia per residenti che per turisti. Ci sono poi dei problemi oggettivi da risolvere, come la possibilità di accedere dall'ingresso "priority" anche per liberi professionisti o per chi, pur lavorando ogni giorno a Venezia, è impiegato in un'azienda con sede fiscale fuori dal capoluogo: si tratta di categorie che per ora non sono state prese in cosiderazione ma, assicura il sindaco Luigi Brugnaro, delle soluzioni arriveranno. "Chi lavora a Venezia avrà modo di dimostrarlo - annuncia - esibendo un contratto oppure attraverso delle autocertificazioni, sulle quali saranno eseguiti adeguati controlli".

All'approdo di piazzale Roma (il primo a presentare l'accesso prioritario, insieme a Rialto e Lido) lunedì mattina verso le 10 la situazione era relativamente tranquilla: i vantaggi per chi deve andare a lavorare si notano tra le 7 e le 9, orario in cui i pendolari riescono ad accedere a imbarcadero e battello attraverso la loro "corsia preferenziale" evitando gli assembramenti. Ad accoglierli c'è il personale Actv, che fornisce informazioni e indirizza correttamente le persone. Non tutti, però, si sono mossi in tempo per ottenere l'abilitazione sul proprio abbonamento: circa il 30% degli aventi diritto non ne ha ancora fatto richiesta, con il risultato che lunedì mattina sono stati costretti ad accedere dal lato "all passengers". "Ci sono stati diversi momenti di confusione - dichiara uno degli addetti a fornire informazioni davanti all'imbarcadero - in molti non avevano aggiornato la tessera. In tanti, poi, entrati dal varco 'all passengers' hanno scavalcato o sono tornati fuori, vedendo che tutto l'imbarcadero è stato diviso in due. Una volta tornati fuori hanno ripassato la tessera, ma essendo già stata validata le barriere non si aprivano. Quindi sono passati sotto". Un bel po' di confusione, dunque. Parole che vengono proferite proprio mentre una donna, residente in provincia, scopre di non avere diritto all'accesso prioritario: "Ma cos'è questa putt...ata", esclama. Dopodiché prende e se ne va. Senza nemmeno entrare dai varchi "generali".

Molti tra coloro che hanno scoperto di non essere tra i "privilegiati" non hanno digerito la novità, protestando. L'imbarco prioritario vale solo per residenti nel comune di Venezia, disabili e lavoratori o studenti pendolari, previa richiesta scritta da presentare agli sportelli Actv. Tutti gli utenti in possesso di una tessera Venezia Unica abilitata, quindi, ora possono accedere ai varchi dedicati, indicati con la segnaletica rossa e la dicitura “priority”. Ci pensano i tornelli e le validatrici a riconoscere solo le tessere abilitate, evitando accessi impropri. La situazione cambia dalle 10 in poi, quando le proporzioni sono invertite e a riempirsi è la zona turisti, mentre quella per residenti e pendolari si svuota progressivamente. Nei prossimi tempi è prevista l'attivazione di tornelli analoghi anche ai pontili di Murano Faro, Burano e, al termine dei lavori, a Ferrovia Scalzi “B” (linea 2 direzione Rialto).

"Secondo noi questa sperimentazione risulterà un fallimento - annuncia la sigla sidnacale Ugl - Tanto per cominciare abbiamo dei dubbi che dal punto di vista legale e costituzionale si possa fare una discriminazione negli accessi ai mezzi pubblici di trasporto"; poi c'è la questione privacy, ma anche la possibilità per i turisti, "dopo il pagamento di un biglietto da 7,50 euro, di dover attendere sul pontile che magari passino 3-4 battelli di linea 2 e non riuscire ad imbarcare perché stanno salendo i veneziani". Infine il problema sicurezza: "La divisione sul pontile riduce gli spazi fisici, con conseguenti code inverosimili. Nei pontili si soffocherà, ci saranno malori e impossibilità di soccorrere le persone a causa degli spazi angusti di incolonnamento".

SCIOPERO -  Lamentele sono previste anche martedì, quando le sigle sindacali hanno annunciato uno sciopero dalle 10 alle 13.


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