Cronaca

Allarme bomba all'aeroporto di Venezia, ma erano delle canne da pesca

Dispositivo di sicurezza attivato nel primo pomeriggio di martedì al Marco Polo. È stato avvistato un oggetto sospetto all'esterno dell'area arrivi. Dopodiché la riapertura

Foto Radiotaxi Venezia - Twitter

Stavolta l'allarme bomba riguarda l'aeroporto Marco Polo di Tessera, uno dei punti più "sensibili" in laguna. Ecco perché l'attenzione delle forze dell'ordine e dei soccorsi si è subito concentrata, nel primo pomeriggio di martedì, verso lo scalo veneziano.

Il dispositivo di sicurezza è stato attivato in seguito alla segnalazione di un oggetto sospetto, un pezzo di tubo, all'esterno dell'area arrivi. Si tratta degli stalli a raso prospicienti le porte scorrevoli di quella zona dello scalo. Sono stati i cani anti-esplosivo, con il loro comportamento sospetto nei paraggi del tubo, a convincere gli agenti a far scattare l'allerta. Non è quindi coinvolta direttamente la struttura dell'aeroporto, né i velivoli o le piste di atterraggio. Tutto è continuato a funzionare normalmente, anche se l'area interessata dalle operazioni è stata naturalmente evacuata per lasciare spazio agli artificieri. Sul posto, come da protocollo, si sono portati vigili del fuoco, polizia, carabinieri e mezzi di soccorso. Gli accertamenti sono durati fino a poco prima delle 15, quando l'allarme è rientrato e tutto è tornato rapidamente alla normalità.

L'involucro è stato aperto attraverso delle microcariche e all'interno si è scoperto che c'erano delle canne da pesca in carbonio. Niente che potesse esplodere. I disagi all'esterno dell'aerostazione sono stati piuttosto pesanti, specie per il traffico.


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