Cronaca

Il bragosso da mar "Altino" è tornato a risplendere: ora può allargare i suoi orizzonti

Martedì le verifiche sull'imbarcazione tradizionale per la certificazione Rina a San Giuliano. Il progetto si è basato su disegni antichi ed è stato rigoroso dal punto di vista filologico

Un'impresa d'altri tempi, attraverso cui si intuiscono non solo il fascino del passato, ma anche la perizia e l'amore di cui un tempo l'artigianato era pervaso. Una tradizione, quella della cantieristica navale, che continua a dare dimostrazione della sua vitalità attraverso il grande cuore di chi cerca di rinverdire gesti e usanze che hanno fatto grande Venezia. Questo il pensiro dei fratelli Vercio e del cantiere di Carlo Zanetti, situato a Quarto d'Altino.

Il varo 2 mesi fa, ora nuovi orizzonti

A settembre hanno varato il bragosso da mar "Altino", nuova ammiraglia della flotta delle barche tradizionali di vela al terzo. E' stata subito festa, ma lo è stata anche martedì nella laguna antistante San Giuliano, dove l'imbarcazione in legno, dalle splendide decorazioni, ha sostenuto gli accertamenti per l'omologazione Rina e poter quindi solcare le acque del mare. Il progettista è stato Gilberto Penzo, che si è basato su vecchi disegni sviluppando un lavoro filologicamente rigoroso. Un'impresa da sognatori durata 5 anni, che ora sta raccogliendo i frutti di quanto seminato. In carniere già una regata, ma con il passaggio burocratico di martedì la festa può ricominciare. 


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