Cronaca

"Ancora niente aiuti", corteo di barche per protesta sul Naviglio

Sabato mattina iniziativa per chiedere iniziative concrete. Appuntamento a villa Bembo. Si chiede anche lo sconto dell'Iva sulle ristrutturazioni

Dopo l'ufficializzazione della costituzione di un'associazione che raggruppa le famiglie colpite dal tornado (DETTAGLI), arriva anche una manifestazione in Riviera del Brenta. Ad organizzarla è il comitato "Pro Riviera", che sabato mattina ha dato appuntamento a quanti hanno a cuore le sorti della zone di Dolo, Mira e Cazzago di Pianiga devastate dalla tromba d'aria dell'8 luglio scorso per protestare per la mancanza di aiuti da parte dello Stato. A un mese esatto dal tragico evento atmosferico (che ha causato anche una vittima a Porto Menai) le critiche alle tempistiche "romane" si affastellano l'una sull'altra.

Basta transitare davanti a Villa Fini, dove in questi giorni campeggiano diversi striscioni che in primis sottolineano l'operosità di un Veneto che subito si è dato da fare per rialzarsi e in secondo luogo invitano il premier Matteo Renzi ad arrivare in Riviera solo con risposte concrete. "Siamo sereni ma non scemi", sarà uno degli slogan dell'iniziativa, che inizierà sabato mattina all'altezza di villa Bembo. Una delle venti dimore storiche danneggiate dal tornado. Fin dall'inizio il presidente dell'associazione culturale che si occupa di prendersi cura dell'immobile, Ennio Caggiano aveva già chiesto aiuti concreti per la ricostruzione. Anche per quanto riguarda le dimore storiche, le quali potranno contare su un filone di stanziamenti indipendente.

Fatto sta che poco o nulla si è mosso: per questo i manifestanti, tra cui alcuni indipendentisti come l'ex candidato alla Regione Alessio Morosin, sfileranno con delle imbarcazioni lungo il Naviglio del Brenta, chiedendo anche l'abolizione dell'Iva sui costi delle ristrutturazioni. Per poi arrivare a villa Bembo e lasciare cadere in acqua dei manichini. A simboleggiare come il Governo non solo non stia aiutando nessuno in questa fase, ma al contrario stia continuando a far "annegare" nelle difficoltà chi tenta di rialzarsi dopo aver ricevuto un colpo da ko. 


Si parla di