Cronaca

Iusve, 8 studenti di Pedagogia su 10 trovano lavoro affine ai propri studi accademici

Sabato organizzato un incontro con gli studenti già laureati per capire come modulare al meglio i corsi dell'ateneo salesiano: "Vogliamo capire da loro quali sono i nuovi bisogni"

L'81% degli ex studenti del Dipartimento di Pedagogia dell'Università salesiana "Iusve", lavora in istituzioni sanitarie, sociali e cittadine seguendo un percorso affine agli studi fatti, il 75% di loro dichiara di voler mantenere un legame con l'università di partenza, anche in forma organizzata, e quasi tutti hanno mantenuto vivi i rapporti tra colleghi di corso anche dopo aver concluso il percorso universitario. Un dato piuttosto positivo quello raccolto dal dipartimento ed emerso da consultazioni via mail organizzate nei mesi scorsi. A renderlo noto è una nota di Iusve. Questa conquista ha indotto il Dipartimento a raggiungere un nuovo obiettivo: ritrovarsi con gli ex studenti per pianificare il futuro (universitario e non solo).

In quest'ottica sabato nella sede del campus mestrino, a partire dalle 9 fino alle 17, si svolgerà l'incontro "Educare nel tempo del cambiamento. Ciò che non finisce è infinito". Per la prima volta l'evento sarà rivolto agli ex studenti del Dipartimento di Pedagogia. L'incontro aprirà un confronto sul welfare sociale a partire dai nuovi bisogni «scoperti» dai ragazzi in ambito lavorativo. La giornata si svilupperà indagando il rapporto tra gli elementi identitari appresi durante il percorso formativo accademico e l’esperienza vissuta negli ambienti di lavoro.

Sono 223 gli studenti che hanno partecipato al questionario preliminare, una cinquantina quelli che parteciperanno all'incontro di sabato. "Vogliamo dare loro la possibilità di incontrarsi di nuovo ma anche provare a capire grazie a loro quali sono i nuovi bisogni sul fronte educativo a partire dalle esigenze del mondo del lavoro – spiega Vincenzo Salerno, direttore del dipartimento di Pedagogia di Iusve - ciò servirà sia a modificare eventualmente i programmi universitari ma anche a costruire una solida rete di professionisti operanti in Veneto che indichino la strada mantenendo un doppio legame tra loro e con l'università che li ha formati".


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