Maxi sequestro di droga, a Dolo in stazione con trenta chili di hashish
In manette un pezzo grosso del business dello spaccio a Padova e nella Riviera. Un 24enne marocchino aveva i panetti nei palloncini
Approfittava del permesso dagli arresti domiciliari che già stava scontando nella sua abitazione per una precedente condanna per spaccio, due ore concesse dal giudice dalle 17 alle 19 al fine di poter trovare lavoro per, di fatto, tornare alla sua vecchia "professione": quella di trafficante di droga. A rovinargli gli affari sono però intervenuti i carabinieri, che lo hanno arrestato in flagranza sequestrandogli la bellezza di 30 chilogrammi di hashish, per un valore sul mercato di ben 250mila euro.
INGENTE CARICO IN ARRIVO. Da giorni, i militari dell'arma della compagnia di Padova controllavano la stazione ferroviaria di Dolo, nel Veneziano, dove, secondo quanto assunto da attività di indagine, era probabile l'arrivo di un ingente carico di stupefacente destinato al mercato padovano e veneziano. Nessuna informazione circa la provenienza, il mezzo utilizzato per il trasporto, o i soggetti coinvolti. Nel primo pomeriggio di venerdì, un gruppo di carabinieri in borghese ha iniziato a presidiare la zona. Dopo un paio d’ore d’attesa, Mohammed J., 24enne marocchino, già noto ai militari perché in passato a Padova gestiva una fitta rete di spaccio, è stato notato mentre usciva di casa, appunto regolarmente intorno alle 17, come da permesso.
ATTEGGIAMENTO SOSPETTO. Dopo un breve giro a piedi nei paraggi della sua abitazione, e un paio di telefonate, il soggetto è salito su uno scooter di grossa cilindrata, un T-Max, e ha iniziato a girare attorno alla stazione e per le vie limitrofe con insistenza. Il suo atteggiamento, la frequenza con cui si guardava attorno, e soprattutto il fatto che percorresse le rotonde più e più volte senza alcun motivo, ha insospettito i carabinieri, che hanno iniziato a pedinarlo. Dopo mezz’ora circa, l’extracomunitario ha parcheggiato il mezzo nell’area di fronte ad un esercizio commerciale, e si è messo alla guida di una Fiat Stilo nera parcheggiata lì da tempo. A bordo dell'auto, il marocchino ha iniziato a percorrere le stesse vie di prima, con le medesime modalità. Intuite le sue intenzioni, e viste le cautele adottate dall’extracomunitario, i militari, per non essere notati, hanno deciso di rientrare verso la stazione, e attendere vicino al motociclo che succedesse qualcosa.
Si parla di
- Dolo
- Via Stazione
- droga
- sequestri
- spacciatori