Cronaca

16 milioni per le strade. De Berti a Bruxelles per il collegamento al porto

In arrivo il finanziamento per la Città metropolitana. Moretto: «Da qui al 2029 importanti risorse a tutte le province venete». La vicepresidente del Veneto in Belgio per il tratto stradale e ferroviario di connessione allo scalo veneziano

Container al Porto di Venezia, foto di Port of Venice

«In arrivo un finanziamento di 16.557,697 euro per rimettere a nuovo le strade provinciali della Città metropolitana di Venezia. Da qui al 2029 tutte le province venete avranno dal governo importanti risorse per garantire la sicurezza sui propri tratti stradali. Un’azione necessaria e doverosa, considerata la situazione in cui versano molte arterie». Ad annunciarlo è la deputata veneziana di Italia Viva Sara Moretto.

Il piano di finanziamento prevede una prima tranche nel 2022 di 974 mila euro per poi incrementare notevolmente negli anni successivi: 1.071.380 nel 2023; 1.558.371 nel 2024; 1.266.177 nel 2025; 2.921.947 per ciascun anno dal 2026 al 2029. «Il governo - prosegue - ha dato risposta alle esigenze dei territori. I finanziamenti per le strade provinciali e regionali, già passati in conferenza Stato-Regioni, ammontano complessivamente a 1,7 miliardi di euro e saranno destinati alla manutenzione. Il carattere pluriennale del finanziamento consente una programmazione che spesso è negata da una disponibilità di risorse che arrivano con il contagocce. L’ammodernamento del nostro Paese - conclude Moretto - passa anche dalla valorizzazione e messa in sicurezza delle strade secondarie».

Collegamento al porto

Trasferta a Bruxelles invece per la vicepresidente della Regione del Veneto, Elisa De Berti. Nella capitale belga, presso la sede della Regione del Veneto, ha presentato agli europarlamentari il progetto del nuovo collegamento stradale e ferroviario al porto di Venezia. Ad affiancarla nell’illustrazione c’erano il presidente dell’Autorità di Sistema portuale, Fulvio Lino Di Blasio, l’ingegner Sabato Fusco di Cav, Concessione Autostradali Venete e, collegata da remoto, l’ad di Rfi, Rete Ferroviaria Italiana, Vera Fiorani.

«In Veneto ci sono 3 dei 4 corridoi di interesse europeo Ten-T e il porto di Venezia rappresenta uno dei 4 nodi cosiddetti "core", cioè fra i principali per lo sviluppo della rete centrale transeuropea dei trasporti – sottolinea De Berti -. Dotarsi di una nuova connessione diretta di ultimo miglio è in linea con gli standard infrastrutturali e di servizio adeguati ad un porto come quello di Venezia. La proposta è di un collegamento multimodale, tra il porto e le reti stradali e ferroviarie nazionali, evitando le interferenze nella fascia a nord, altamente antropizzata, riducendo le emissioni nocive derivanti dalle congestioni di mezzi pesanti e dalle percorrenze ferroviarie dei convogli in manovra». 

Per lo sviluppo di quest’opera è stato siglato, nel novembre 2021, un protocollo d’intesa fra Regione Veneto, Citta metropolitana e Comune di Venezia, l'Autorità di sistema portuale, Rete Ferroviaria Italiana e Cav. Oggi un’opportunità importante per finanziare il progetto di fattibilità è rappresentata dal bando europeo Cef, Connecting Europe Facility, dedicato al miglioramento delle infrastrutture di trasporto europee. «Abbiamo partecipato al bando - dice la vicepresidente agli europarlamentari presenti all’incontro, Paolo Borchia e Massimiliano Salini - con lo scopo di riuscire a ottenere un cofinanziamento europeo al 50 per cento per partire con la progettazione, che avrà un costo di circa 20 milioni di euro».
 


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