Altra razzia. Come quella dell'ottobre 2012. Modus operandi molto simile, al punto che il sospetto è che si tratti della stessa banda che ha voluto ripetere l'impresa di una ventina di mesi or sono. Stavolta, però, nessuna bottiglia trafugata a quanto pare. In compenso all'azienda agricola "Benotto" di Lison di Portogruaro sono spariti dei macchinari costosi e pure ingombranti.

Un duro colpo per la ditta, che come un anno e mezzo fa, non è assicurata per razzie di questo tipo. I delinquenti sono arrivati dai campi a bordo di un furgone nella notte tra martedì e mercoledì. Tanto che la mattina seguente erano ancora ben visibili i segni dei pneumatici lasciati sul terreno. Dopodiché hanno messo fuori combattimento le telecamere di sorveglianza installate proprio per evitare i fatti passati (sembra abbiano usato uno spray) e pure il sistema di allarme, che infatti non è scattato.

Quindi è bastato sfondare il portellone (con tanto di lucchetti) del magazzino per penetrare all'interno e far razzia. All'appello mancano un macchinario denominato "filtro a farina fossile" da oltre diecimila euro e del peso di due quintali, una idropulitrice  da tremila euro, un bancale di fitofarmaci appena acquistati in vista della primavera e altro materiale. "Il valore del bottino si aggira sui 30mila euro - dichiara il titolare - per caricarlo sul furgone hanno usato il muletto dell'azienda". Sul posto per i rilievi i carabinieri di Portogruaro, che come nell'ottobre 2012 hanno riscontrato che i predoni hanno aggirato il cancello d'ingresso arrivando al proprio obiettivo dai campi.