Cronaca

Termovalorizzatore Fusina: «Fermarsi e discutere con il territorio»

L'appello del presidente di Municipalità di Marghera Gianfranco Bettin. «Grave errore non ascoltare le preoccupazioni della comunità»

Una sede di trattamento rifiuti a Fusina, archivio

«È un grave errore non ascoltare le preoccupazioni della comunità». Nuovo appello del presidente di Municipalità di Marghera Gianfranco Bettin. «Sia fermato l'iter autorizzativo del termovalorizzatore di Fusina e venga avviato un dibattito con i residenti, i comitati, le associazioni». Mercoledì, in Città Metropolitana, anche il direttore generale di Veritas Andrea Razzini ha parlato di «una grande discussione. Lo faranno le autorità competenti - non spetta a noi avviarla, ha spiegato - Non siamo davanti a una grande emergenza». «Il Consiglio di bacino Venezia Ambiente ha approvato il piano senza accogliere proposte - continua Bettin - come sembra voler fare il Consiglio comunale rinviando la discussione chiesta dalle opposizioni». 

Chi governa, dice il presidente, «Comune, Città Metropolitana, Regione Veneto - non si confronta davvero, con gli interlocutori del territorio e delle comunità che vivono dove è stato programmato l'ampliamento dell'impianto». La zona ha una sua storia. Queste persone, spiega Bettin, «da tempo subiscono le conseguenze di impianti di produzione o di smaltimento impattanti. Bisogna invece proseguire sulla via virtuosa che ha portato a ridurre i rifiuti, a chiudere l’inceneritore dei rifiuti solidi urbani, a investire su filiere di recupero e riuso certificate. Bisogna, perciò, fermare il percorso autorizzativo del nuovo impianto e riaprire il confronto».


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