Cronaca

Tre milioni di incassi, zero dichiarazioni. Aveva anche chiesto il contributo Covid

Un gioielliere di San Michele al Tagliamento indagato dalla guardia di finanza. Gli sono stati sequestrati un'abitazione e quattro veicoli

Dal 2016 vendeva ori e gioielli, oltre ad articoli per bomboniere e simili, senza dichiarare nulla al fisco. Per questo un 55enne residente a San Michele al Tagliamento, proprietario di un negozio nello stesso comune, è stato denunciato dalla guardia di finanza, che gli ha anche sequestrato beni per un valore totale di 130 mila euro.

I finanzieri di Portogruaro avevano riscontrato il caso sospetto dai propri database, dopodiché sono andati direttamente nel negozio - all'ingresso del territorio di San Michele, vicino al ponte sul Tagliamento - a fare le verifiche. Lì hanno trovato una serie di elementi che hanno confermato i sospetti: il negoziante vendeva la propria merce, facendo anche scontrini o fatture ai clienti, ma poi non trasmetteva i documenti al commercialista e non dichiarava gli incassi. In questo modo, secondo i risultati delle indagini, avrebbe omesso ricavi per circa 3 milioni di euro in cinque anni, per un'evasione Iva di 300 mila euro.

Nel 2018 e 2019, in particolare, i ricavi non dichiarati avevano superato la soglia di ingresso nell'illecito penale, mentre nelle altre annate (2016, 2017 e 2020) il 55enne aveva comunque evaso ma in misura minore, restando nell'ambito della violazione amministrativa. Infine, i finanzieri hanno scoperto che l'uomo aveva anche chiesto l'erogazione del contributo a fondo perduto destinato alle aziende penalizzate dall'emergenza Covid. La richiesta è stata bloccata.

In base alla ricostruzione degli investigatori il tribunale di Pordenone, su richiesta della procura, ha emesso un decreto di sequestro preventivo a carico dell'indagato: tra i beni sequestrati ci sono quattro conti correnti, un’abitazione nelle vicinanze di Udine, quattro veicoli intestati al proprietario e quote societarie.


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