Cronaca

Spara al cognato prima di una rapina, condannato a 7 anni

Il fatto risale al gennaio del 2001 a Borbiago di Mira, quando il 33enne, al culmine di un violento litigio con la sua ragazza per un sopralluogo di una rapina, esplose un colpo e ferì l'uomo che si era messo in mezzo

Condannato a sette anni di reclusione per aver sparato al cognato. Questa la sentenza a danno di un 33enne giostraio padovano, dopo che, con l'accusa di tentato omicidio, il pm aveva chiesto 14 anni. Ora l'uomo si trova ai domiciliari in casa dei genitori, a Parto, dato che il giudice non h riconosciuto l'esigenza del carcere.

E' stato giudicato responsabile di un fatto avvenuto a Borbiago di Mira, il 24 gennaio del 2001: una violenta lite con la sua compagna, giunta anche alle mani, era culminata con la difesa sulla donna del cognato. Si era messo in mezzo perché stava picchiando sua sorella e alla fine chi ha rischiato grosso è stato proprio lui. Il 33enne, pistola alla mano, esplose un colpo che lo ferì al fianco dell'addome. Il motivo per cui l'uomo fosse armato è già stato chiarito: i tre si stavano preparando per una rapina e il litigio era scattato proprio perchéè la donna si era rifiutata di fare un primo sopralluogo. La circostanza, come spiega il Gazzettino, è stata chiarita però dieci anni dopo, ovvero quando i componenti delle famiglie, due clan diversi, cominciarono a confessare una vita di furti e reati. Spontaneamente, ai carabinieri che stavano indagando sulla rapina e il sequestro di un imprenditore di Dolo. Ora per il 33enne giostraio è arrivata la condanna. E secondo il giudice c'era l'intenzione di fare male al cognato, ma non di ucciderlo. Per questo "solo" sette anni.


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