Cronaca

Pienone per l'inaugurazione dell'African Experience: "E' un incontro di culture"

Venerdì sera in calle lunga San Barnaba l'apertura del ristorante africano con nello staff diversi richiedenti asilo. Musica e sorrisi. A tratti impossibile transitare fuori dal locale

La calle a tratti era talmente piena di gente che non si riusciva nemmeno a passare. All'interno percussioni, sorrisi e tanta voglia di partire per un nuovo viaggio, dopo quello lungo e certo difficoltoso di molti che si trovavano in cucina, giunti in Italia (e a Venezia) sui barconi della speranza che si vedono in tv. La realtà dell'essere un migrante loro l'hanno toccata con mano. Per questo non potevano che guardarsi attorno soddisfatti, e anche un po' orgogliosi, per la calca che venerdì sera c'era all'apertura dell'African Experience, il ristorante africano di calle lunga San Barbaba (DETTAGLI).

Nello staff richiedenti asilo provenienti da vari paesi del continente nero. Sul soffitto dei bonghi che fungono da lampadari, dopodiché statue in legno intarsiate, tavolini e sedie. Tutto fa pensare all'Africa, ma più di tutto l'ha ricordata l'incessante suono delle percussioni che durante l'inaugurazione ha fatto da sottofondo alla distribuzione di pietanze di carne, riso e verdura. Finché la cucina ha dovuto alzare bandiera bianca: "Grazie a tutti, il cibo è finito", è stato detto verso le 21.30. Troppo l'entusiasmo della gente, contagiato anche dal ballo improvviso di due cuoche che si sono lasciate andare alla musica.

I soci fondatori sono Hamed Mohamad Karim, Hadi Noori, Mandana Goki Nadimi e Samah Hassan El Feky, provenienti da Afghanistan, Iran ed Egitto. Anche loro a suo tempo sono stati migranti. Non è il loro primo progetto del genere: sono convinti che il cibo possa unire le culture. Anzi, che il cibo sia cultura. Per questo Hamed Mohamad Karim a suo tempo aprì l'Orient Experience, sempre in centro storico. Delle sua storia si sta interessando anche il cinema indipendente: da profugo a ristoratore, senza dimenticare quanto ha sofferto e sopportato. Una vicenda simile a quanti hanno cucinato venerdì sera, che ora possono veramente gettarsi alle spalle il passato e cominciare una nuova vita in quella Venezia che dell'incontro di culture ha sempre fatto un segno distintivo nel suo glorioso passato.


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