Cronaca

Appicca il fuoco 7 volte a casa della vicina per far arrivare i carabinieri: «Mi sentivo sola»

Una donna di 55 anni, colta sul fatto mentre dava fuoco a una cisterna di gasolio, ha chiesto conforto ai militari: «Abbracciatemi». La confessione non le ha evitato una denuncia

Un portone incendiato dalla donna

Per mesi ha appiccato il fuoco a casa della vicina. Ha incendiato auto d'epoca, un pagliaio, un carretto che conteneva legna, una botte per il vino, un portone e una finestra. La scorsa notte, invece, ha puntato a una cisterna che conteneva gasolio. Questa volta, però, è stata colta sul fatto dai carabinieri e, quando è stata fermata, non ha potuto fare altro che confessare: «Mi sentivo sola - ha detto ai militari -. Sono stata abbandonata da mio marito e, vivendo in una casa in aperta campagna solo con mio figlio, provocavo gli incendi per far arrivare i carabinieri». 

«Nessun rancore verso la vicina»

La vicenda si è consumata a Cavarzere, in località Rottanova. I vigili del fuoco hanno spento il rogo prima che si propagasse. Erano settimane, ormai, che i militari della stazione locale e della compagnia di Chioggia indagavano su chi potesse essere il piromane. E, adesso, sono riusciti a dargli un volto e un nome. Era una donna di 55 anni. «Non provo alcun rancore nei confronti della mia vicina». L'unico motivo per il quale appiccava il fuoco era - a suo dire - un forte stato di depressione.

«Abbracciatemi»

I carabinieri, di fronte alla sua confessione, l'hanno denunciata per danneggiamento seguito da incendio e hanno sequestrato fiammiferi, diavolina e un rotolo di carta da cucina. Tutto materiale che la 55enne aveva utilizzare per provocare i sei roghi precedenti a quello di giovedì sera. Quando si è resa conto della gravità di ciò che aveva fatto, la donna ha chiesto aiuto ai carabinieri, che ha voluto abbracciare per confortarsi.


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