Cronaca

Un allenamento fuori dagli schemi: in campo scende padre Mario dalla Sierra Leone VD

Lunedì scorso gli oltre 100 bambini del Venezia Calcio Soccer Academy hanno incontrato il missionario che si spende anima e corpo per aiutare le famiglie in difficoltà dell'Africa

E’ stata una giornata di allenamento speciale quella che hanno effettuato lunedì scorso gli oltre 100 piccoli atleti del Venezia Calcio Soccer Academy. Invece che su un campo da calcio si sono incontrati, per portare la loro solidarietà, con Padre Mario Zarantonello dell’Ordine dei Giuseppini del Murialdo che in questi giorni è in Italia per un breve periodo di vacanza in famiglia. Padre Mario Zarantonello, originario di Montecchio Maggiore in provincia di Vicenza, da 37 anni vive in Sierra Leone dove a Lunsar dirige una scuola secondaria e un Centro di Formazione Professionale con oltre 1600 allievi. “E’ importante insegnare loro un mestiere affinché rimangano nel loro paese”, ha detto padre Mario. 

Non la prima iniziativa del genere

Non è la prima volta che i calciatori del Venezia Soccer Academy partecipano ad iniziative di questo genere. Anche l’anno scorso avevano incontrato Padre Mario e in quell’occasione avevano donato i loro giochi ai compagni più sfortunati della Sierra Leone. “Quando attraverso Around Us Onlus sono arrivati a Lunsar i pacchi con all’interno i regali - ha detto Padre Mario mostrando le fotografie dei momenti in cui venivano distribuiti i doni - questi ragazzi si sono sentiti un po’ meno soli, si sono sentiti uniti, nonostante i chilometri di distanza, dalla generosità e fratellanza dei loro amici veneziani”.

L'attività di Around Us onlus

Around us Onlus è un’associazione nata nel 2007 a Monastier, nel Trevigiano, e grazie alla presenza in Sierra Leone di Padre Mario, Padre Maurizio Boa e Padre Gianni Zanni, è riuscita a realizzare nel paese africano punti nascita, chiese, scuole ma soprattutto a sostenere nello studio molti studenti e a curare, attraverso tanti medici, che periodicamente vanno nel paese africano, molte persone ammalate.

La realtà della Sierra Leone

“Tutto quello che raccogliamo qui in Italia, così come i vostri giochi – ha detto la vicepresidente di Around Us onlus Emanuela Calvani rivolgendosi ai bambini - viene consegnato direttamente nelle mani delle famiglie sierraleonesi bisognose di tutto. Ogni anno partono dall’Italia container carichi di medicinali e generi di prima necessità. Materiale che una volta arrivato in Sierra Leone viene distribuito alla popolazione dai Padri dell’Ordine dei Giuseppini del Murialdo".

"Felici anche senza PlayStation"

“Oggi abbiamo sospeso l'attività giornaliera e abbiamo inserito un allenamento utile alla crescita e alla formazione dei nostri piccoli calciatori in modo tale che possano scoprire realtà diverse - ha commentato il presidente di Venezia Soccer Academy, Alessandro Piovesan - I nostri ragazzi hanno capito che si può essere felici anche senza PlayStation. Quello che è importante è l’amicizia che in questo caso è veramente senza confini”. Un momento formativo importante durante il quale il sacerdote vicentino ha raccontato come vivono i bambini in Sierra Leone e delle attività di insegnamento che il centro di Lunsar offre loro. Dopo la scuola secondaria gli studenti possono iscriversi alle scuole superiori suddivise nel liceo classico, scientifico e tecnico per poi conseguire un diploma necessario per iscriversi anche all’università. Sempre a Lunsar c’è poi il centro di formazione professionale dove i ragazzi hanno l’opportunità di seguire i corsi di falegnameria, muratura, saldatura, torneria, meccanica, elettricità e idraulica. “Mestieri importantissimi che consentono alla popolazione locale di sviluppare l’economia e garantire quindi sostentamento alla popolazione”, ha detto Padre Mario.

Il ricordo di Corrado Dionigi

Particolarmente toccante è stato il momento in cui è stato ricordato Corrado Dionigi, collaboratore del Venezia Calcio recentemente scomparso. “Il primo incontro con Padre Mario e i nostri ragazzi è stato nel 2015 – ha sotolineato il presidente del Venezia Soccer Academy - e Corrado anche in quella occasione si era impegnato nella buona riuscita dell’evento perché era un uomo buono che credeva nel valore della solidarietà, soprattutto se insegnata ai più piccoli”.


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