Cronaca

Una protesi al posto del polso, intervento innovativo a Chioggia

Una signora padovana affetta da artrite reumatoide ora potrà muovere l'arto senza più dolori e dimenticare anche i problemi di depressione

Da anni soffriva forti dolori al polso destro e, man mano che il tempo passava, faceva sempre più fatica a muoverlo. Dopo un lungo peregrinare, la signora padovana è giunta a Chioggia dove è stata operata dal primario di Ortopedia Gian Paolo Ferrari con una tecnica innovativa, impiegata in pochissimi centri specializzati del Veneto. In pratica oggi la signora non ha più dolori e, grazie alla fisioterapia che sta eseguendo regolarmente, riprenderà in buona parte il movimento naturale del polso, che oggi è composto da una protesi in titanio.

“Abbiamo operato la signora un paio di mesi fa – ha spiegato Ferrari, esperto della chirurgia dell’arto superiore – era giunta da noi con una gravissima artrosi al polso causata da una rara malattia degenerativa (artrite reumatoide) che, col trascorrere del tempo, le avrebbe compromesso del tutto la mobilità”. Era da diversi anni che la signora sessantenne conviveva con un dolore cronico che era stata la causa anche di una sofferenza dal punto di vista psicologico. Alternava gli antidolorifici con della fisioterapia, ma senza trarne dei risultati confortanti. Poi, grazie al passaparola, è arrivata nel reparto clodiense di Ortopedia dove il primario le ha proposto un intervento chirurgico con cui le sarebbe stato sostituito il polso naturale con una protesi.

“Sono casi rari – ha ricordato Ferrari – ne vedo pochi all’anno, ma si tratta sempre di persone che necessitano di una risposta e di una soluzione al loro problema”. L’intervento è durato un paio di ore, è stato sufficiente sedare la paziente e addormentare solo l’arto superiore. Dopo pochi giorni la signora è rientrata a casa e ha iniziato la rieducazione al movimento con l’aiuto di un fisioterapista.

L’Ortopedia di Chioggia, con l’arrivo del primario Ferrari, nel settembre del 2012, ha goduto di una riqualificazione sia dal punto di vista organizzativo che dal punto di vista della risposta che il servizio garantisce oggi ai pazienti. “Facciamo fronte a tutta la traumatologia – ha evidenziato il primario – che riguarda soprattutto gli anziani e i bambini. Abbiamo raddoppiato gli interventi protesici (anca, ginocchio e spalla), passando da una quarantina all’anno a circa una ottantina e più di casi. Cerchiamo di essere il più possibile presenti e attenti alle necessità dei cittadini, tanto che di recente, anche l’attività ambulatoriale è stata potenziata di qualche ora: ogni mattina l’ambulatorio non si ferma più alle 13, ma continua fino alle 15 e oltre”.

Novità del servizio, l’attivazione del cosiddetto “percorso breve” grazie alla collaborazione dei medici di famiglia: i traumi minori da oggi in poi arriveranno direttamente in reparto senza passare per il Pronto Soccorso. “In questo modo – ha aggiunto il direttore generale dell’Ulss 14, Giuseppe Dal Ben – punteremo ad ottenere un duplice risultato: evitare l’intasamento del servizio di emergenza e garantire una risposta veloce ed efficace al cittadino che si sentirà veramente messo al centro del sistema sanitario assistenziale della suo Ospedale”.


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