Cronaca

Il ladro seriale di Mestre incastrato di nuovo grazie alle impronte digitali

Un altro furto, avvenuto a Trivignano, è stato attribuito allo stesso giovane già arrestato dai carabinieri tre mesi fa

Nella seconda metà del 2020 aveva messo a segno numerosi furti tra Mestre e l'hinterland, diventando il "terrore" delle piccole attività commerciali. Undici gli episodi accertati, ma probabilmente ne aveva compiuti molto di più. I carabinieri lo avevano individuato e arrestato a marzo 2021: il ladro seriale era Gezim Stafa, classe 1999 senza fissa dimora, e il giudice ne aveva disposto la custodia in carcere.

In queste ore sono arrivati i risultati di un'analisi che inchioda Stafa anche per un ulteriore furto avvenuto in un salone di parrucchiere di Trivignano. I carabinieri in quell'occasione avevano rilevato delle tracce biologiche lasciate sul portone infranto, le uniche presenti perché i proprietari del negozio lo avevano pulito la sera precedente. Le tracce sono state inviate al Ris di Parma, che ha effettuato le analisi e accertato che le impronte appartengono allo stesso ladruncolo.

I furti erano avvenuti tutti con modalità simili: messi a segno di notte, quasi sempre ai danni di bar o tabaccherie, tramite l'effrazione di vetrate e infissi, con la sparizione di piccole somme (di solito il fondo cassa). Gli esercizi colpiti sono il bar “Double C” nel parco Bissuola, derubato per tre volte ad agosto, settembre e novembre; la tabaccheria Zanon di Campalto, due volte a dicembre e a febbraio; due volte il bar “80 Ristorante snackbar” di Marghera, a febbraio; il “Non solo caffè” bar di Chirignago visitato a settembre; i locali “Amici miei” e “Tiramisù” a Marcon nella stessa notte di novembre; “Snack bar Cadaloa” di Salzano, a dicembre. Alla lista si aggiunge, ora, il parrucchiere di Trivignano.


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