Cronaca

"Chi spaccia è un infame", Bettin: "Emergenza mai stata così grave"

Al via la campagna del Comune contro la droga. Manifesti, writers e volantini rivolti ai giovani: "Il pusher che s'avvicina è un insospettabile"

Il volantino della campagna

"Chi spaccia è un infame". Poche ma dirette parole che costituiscono lo slogan della nuova campagna comunale contro lo spaccio. Le parole saranno visibili su una serie di manifesti che verranno apposti nei luoghi più "difficili" della città. Seguiranno altri messaggi e dèpliant dello stesso tenore, oltre a interventi di writers sui muri e video virali in Rete. L'obiettivo è sviluppare un'offensiva, che durerà fino all'inizio del prossimo anno scolastico, per spiegare ai più giovani che spacciare significa morte.

“C’è una nuova leva di pusher che sta allargando il mercato soprattutto dell’eroina, coinvolgendo coetanei che difficilmente si farebbero avvicinare da tossici o noti malavitosi - spiega l'assessore alle Politiche giovanili Gianfranco Bettin - I loro coetanei costituiscono una calamita perfetta. L’eroina viene offerta a basso prezzo o addirittura regalata e si invita all’uso per inalazione piuttosto che per iniezione, così da aggirare la diffidenza o il timore per la siringa, che però fatalmente si riproporrà nel tempo".

La situazione, secondo il rappresentante della Giunta Orsoni, non è mai stata così grave da molti anni a questa parte: “I nuovi spacciatori - continua Bettin - tra i quali vanno inseriti anche imprenditori, commercianti, professionisti, che affiancano questa losca attività (in questo caso anche con la cocaina) a quelle legali, sono oggi fra i portatori di pericoli fra i più gravi corsi dalle nostre comunità".

Di qui la campagna contro lo spaccio di Ca' Farsetti: "Serve alzare i toni della denuncia, anche rivolgendosi in queste forme dirompenti all’opinione pubblica, alla città. Naturalmente - puntualizza Bettin - servirà anche di più rilanciare un coordinamento tra tutte le istituzioni per imprimere una svolta nella lotta alle dipendenze, potenziando il lavoro di prevenzione".


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