Cronaca

Muore a un'ora dal suo arrivo al pronto soccorso. Indagine dell'Ulss 3 per Federica Fabbris

La donna, 37 anni di Chioggia, è scomparsa improvvisamente in area rossa. Era lì domenica perché si era sentita poco bene

Una foto Facebook di Federica Fabbris

La sua morte per ora è un mistero. Federica Fabbris, a 37 anni, è scomparsa improvvisamente nell'area rossa (emergenze) del pronto soccorso di Chioggia dove si era recata domenica perché si sentiva poco bene. Un'ora dopo l'accesso spontaneo per farsi visitare, visto che accusava dolori in varie parti del corpo, la giovane donna è deceduta e per lei non c'è stato più niente da fare. L'Ulss 3, per chiarire le cause della morte istantanea di Federica Fabbris, ha disposto per domani, martedì 19 luglio, un riscontro diagnostico, cioè una specie di autopsia per comprendere le ragioni di quanto è improvvisamente successo. 

Di sicuro, nei giorni precedenti, la 37enne che abitava nel quartiere Tombola di Chioggia già da qualche anno assieme al compagno, altre volte si era recata al pronto soccorso della città nei giorni scorsi, anche sabato. Aveva un malessere che non le dava tregua, accompagnato da vari dolori legati, sembra, a una patologia minore di cui soffriva da tempo. Forse non è stata questa la causa della crisi improvvisa che ne ha causato la morte. I sanitari vogliono vederci chiaro. Nei precedenti accessi all'ospedale di Chioggia la donna era stata visitata, esaminata e poi mandata a casa. Federica Fabbris, che aveva lavorato al Trony e da qualche tempo era impiegata alla Carrozzeria Fiume, era ben voluta e apprezzata. Numerosi i messaggi di affetto e cordoglio comparsi su Facebook per la donna, da parte di amici increduli che non si danno pace per l'improvvisa tragedia. L'azienda sanitaria Ulss 3 fa sapere di essere «vicina nel lutto alla famiglia, e che mentre attende l'esito del riscontro diagnostico, doveroso per le modalità in cui è avvenuto il decesso, attraverso la direzione dell'ospedale ha avviato ogni verifica sull'assistenza offerta alla paziente, per assicurarsi della corretta gestione del caso».


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