Cronaca

L'imbrattatore di Carnevale: le facciate dei grandi brand "a pois"

Le vetrine di diversi negozi di brand internazionali sono state rovinate con della vernice rossa in centro storico. Sta indagando la Digos

Uno dei negozi imbrattati (Via il Gabbiotto dal Campanile)

Non hanno pensato solo a divertirsi durante il sabato "clou" del Carnevale, alcuni giovani hanno infatti deciso di lasciare la "firma" del loro passaggio imbrattando le vetrine di alcune catene internazionali di abbigliamento. Evidentemente chi è arrivato in laguna "armato" di vernice non vede di buon occhio i simboli della globalizzazione, tanto combattuti da una certa frangia antagonista.

Così le facciate di alcuni esercizi dedicati a brand noti in tutto il mondo domenica mattina apparivano punteggiate di macchie rosse di vernice, in parte ripulite subito, in parte rimaste in bella vista in attesa di essere cancellate. Uno scherzo di Carnevale su cui sta indagando la Digos, che sta lavorando per tentare di individuare chi possa essere l'autore degli imbrattamenti che hanno coinvolto, tra gli altri, il punto vendita Calvin Klein di calle del Teatro a San Marco, la sede lagunare di H&M di campo San Luca, quella di Max Mara in campo San Salvador e quella di Benetton alle Mercerie.

Non i primi casi del genere, visto che periodicamente banche e simboli della globalizzazione sono finiti nel mirino di manifestanti in laguna e di altri malintenzionati che invece hanno preferito agire di notte. Come in questo caso. Alcune settimane fa, ad esempio, a essere raggiunti da vernice rossa furono la cittadella della giustizia di piazzale Roma e una sede della Regione Veneto. Blitz simili pure a diverse sedi del Pd lagunare, dopo la sentenza sui disordini della Val di Susa durante le proteste No Tav.


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