“La corruzione deve essere ridotta con la semplificazione amministrativa. Prendiamo esempio dai sistemi giuridici del Nord Europa”. L’ha dichiarato lunedì il Procuratore Aggiunto di Venezia Carlo Nordio, colui che ha coordinato l’inchiesta sullo scandalo-Mose, ospite di Confindustria Venezia per un incontro sul tema della legalità. L’appuntamento, fortemente voluto dagli industriali veneziani, ha voluto evidenziare come la piaga della corruzione sia strettamente legata al problema della burocrazia, della sovrapproduzione normativa e della mancanza di certezza del diritto. “Se le procedure fossero poche, chiare, più semplici, snelle e trasparenti – si legge nella nota diffusa da Confindustria Venezia - allora sarebbero più facili anche i controlli e le responsabilità”.

“La corruzione – ha commentato il presidente di Confindustria Venezia Matteo Zoppas - fa male in primis alle imprese, alla stragrande maggioranza di esse che operano con correttezza e seguendo le regole. La concorrenza sleale di chi commette reato fa diminuire la fiducia nelle normative e nel loro rispetto, aumenta la disuguaglianza sociale, mina il funzionamento dei mercati e penalizza le imprese più efficienti”.

“La politica – ha dichiarato Nordio Nordio – è spesso bloccata da veti incrociati. E’ necessario che anche gli imprenditori continuino a fare pressione affinché si traccino le regole più idonee e si prendano le decisioni giuste per il futuro del Paese”.