Cronaca

L'occupazione continua al liceo artistico, si tira in ballo Brugnaro: "Problema spazi"

La sede principale di fondamenta Priuli continua a mantenere la "linea dura", tra lunedì e martedì sopralluogo della Digos. Nelle altre sedi dell'istituto iniziative di auto e co-gestione

Secondo giorno di occupazione al liceo artistico di Venezia, dove i ragazzi hanno deciso di non scendere a compromessi e barricarsi all'interno dell'edificio di fondamenta Priuli per protestare "contro la piega che sta prendendo la scuola pubblica, sempre più simile ad un’azienda nella quale è più importante avere il controllo sul senso critico degli alunni che formare cittadini attivi". Così alcuni di loro hanno dato seguito al blitz nella notte tra domenica e lunedì e sono rimasti all'interno delle mura scolastiche per ventiquattr'ore e più: verso le 16.30 di martedì sul posto si sono portati gli agenti della Digos per un sopralluogo, ma già il giorno precedente avevano identificato i rappresentanti d'istituto. Su eventuali procedimenti a carico dei ragazzi ora la parola va alla Procura; l'occupazione, comunque, almeno nelle intenzioni degli organizzatori, dovrebbe proseguire per il resto della settimana. "La giornata inizia con un'assemblea partecipata da più di 300 studenti - precisa il coordinamento Studenti medi Venezia-Mestre - I ragazzi daranno poi vita a diversi corsi e conferenze su temi attuali e riguardanti la scuola".

Nel frattempo anche le altre sedi del Marco Polo, il liceo classico e quello musicale, "fermentano" di iniziative. L'azione di protesta, infatti, si inserisce in realtà in un più ampio progetto che inizialmente era stato programmato di comune accordo tra studenti e docenti: percorsi di co-gestione e autogestione che vanno incontro alle volontà espresse dai ragazzi di essere un po' più protagonisti della propria educazione e partecipare attivamente alle lezioni. E infatti da martedì mattina sono regolarmente in corso dibattiti, laboratori e incontri in cui si affrontano temi d'attualità e si lascia spazio alla creatività.

Un momento propizio, comunque, per cercare di portare l'attenzione su problemi che effettivamente a scuola ci sono: primo fra tutti, come confermato anche dalla dirigente dell'istituto Annavaleria Guazzieri, quello degli spazi: "I ragazzi studiano in splendidi palazzi - spiega - però mancano aule da utilizzare come laboratori, spazi per le assemblee ed i consigli d'istituto. Ci rivolgiamo al sindaco della città metropolitana, Luigi Brugnaro, per far presente che anche in centro storico vanno risolte queste questioni: abbiamo 130 alunni che studiano musica, 700 arte, tutti ad alto livello. Ma anche più di 200 ragazzi agli studi classici. Per tutti loro mancano ambienti adeguati".


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