Cronaca

Pesce economico venduto come pregiato, pescivendolo nei guai

Il titolare di una pescheria di Isola Verde spacciava filetti di pangasio per cernie. Trovati anche chili di prodotti senza etichette e documenti

Grossi guai in vista per il titolare di una pescheria di Isola Verde, a Chioggia. I controlli effettuati dai carabinieri, accompagnati per l'occasione dal servizio veterinario e Sian della Asl 14 hanno infatti portato alla luce diverse irregolarità nella merce messa in vendita,. Si va da prodotti senza adeguata etichetta tracciabile a casi di pesce “economico” spacciato per qualità pregiata. Ora per il commerciante si prospetta una multa salatissima, che supererà i 4mila euro, oltre a numerose denunce.

SPECIE E PROVENIENZE – A saltare subito all'occhio dei militari sono stati alcuni tranci di pesce venduti come “filetti di cernia freschi” a 15 euro al chilo. I carabinieri hanno subito constatato come l'aspetto dei sei filetti non ricordasse minimamente la specie indicata e hanno provveduto a porre gli alimenti sotto vincolo sanitario, inviando poi dei campioni presso l'istituto di Adria per l'identificazione. Si è quindi scoperto che si trattava di pangasio, una qualità ittica molto meno pregiata e meno costosa della cernia. Proseguendo i controlli i militari hanno poi scoperto diversi vasetti di alici marinate conservate in un frigo per le bevande e sprovviste di etichettatura, mentre in un'altra cella sono stati rinvenuti circa 50 chili di prodotti, tra branzini, anelli di totano, seppie, code di rospo e molto altro, sprovvisti di documentazione utile a stabilirne la provenienza.

DELITTO E CASTIGO – Tutti i prodotti, per un valore totale di circa mille euro, sono stati quindi sequestrati e ora il titolare della pescheria di Isola Verde dovrà rispondere all'autorità giudiziaria per tentata frode in commercio, a causa del pangasio spacciato per cernia. Le alici senza etichetta costeranno poi all'uomo una sanzione di 3.166 euro, mentre per la merce sprovvista di documenti fiscali e amministrativi utili a stabilirne provenienza e rintracciabilità il pescivendolo si vedrà staccare un'altra multa, questa volta di 1.500 euro.


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