Cronaca

Le proteste dei comunali "circondano" le stanze dei bottoni: slogan e striscioni

Sit-in sia a Ca' Farsetti, sia davanti al Municipio di via Palazzo a Mestre: "Più rispetto per il lavoro onesto". Si chiede la cancellazione delle sanzioni per lo sforamento del Patto

Foto Rsu del Comune (twitter)

Avevano annunciato altre proteste dopo l'assemblea di lunedì scorso con i parlamentari veneziani, e quest'ultime sono puntualmente arrivate. Nella tarda mattinata di venerdì, i sindacati dei lavoratori comunali hanno raggiunto sia Ca' Farsetti, sia il Municipio di Mestre. Tra striscioni, slogan e messaggi che mettono nel mirino la dirigenza comunale e il governo, "reo" di non essersi ancora mosso per inserire il Salva Venezia nel decreto sugli enti locali. Il tempo stringe.

Nel mirino anche la modalità diversa che il sindaco Luigi Brugnaro intende introdurre per la distribuzione di premi e indennità, legata alla produttività individuale. Le trattative si sono rotte una settimana fa, e da quel momento i sindacati (in fronte unitario) hanno annunciato diverse iniziative di protesta. Nei prossimi giorni, con ogni probabilità lunedì 11 luglio, sarà organizzata un'altra assemblea  con i parlamentari in piazzetta Pellicani. Dalle 12 alle 14.

L'ultima è durata un quarto d'ora, concludendosi in un corteo per le calli della città da Sala San Leonardo a  Cannaregio fino a piazzale Roma. Il muro contro muro, oramai è chiaro, è solo all'inizio. Solo il governo, approvando il "Salva Venezia", ha la possibilità di riportare il sereno.


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