Cronaca

Municipalità, 5 presidenti su 6 firmano ricorso al Tar contro la sottrazione delle deleghe

Negli scorsi mesi la giunta Brugnaro aveva accentrato su di sé gli incarichi. Unico presidente a non firmare Marco Bellato di Favaro, eletto con la Lista Brugnaro

Nella foto: consiglio municipalità di Mestre-Carpenedo

Cinque su sei. Come riporta la Nuova, sono i presidenti che hanno apposto le firme per il ricorso al Tar contro la giunta Brugnaro, che da alcuni mesi aveva di fatto sottratto le deleghe alle Municipalità centralizzandole tutte in capo alla Giunta, esautorando anche il consiglio comunale, "quasi a voler porre tutte le decisioni ad un solo organo per poter avere tutta la situazione sotto controllo", come aveva commentato Gabriele Fumai, vicepresidente della I Commisione Consiliare.

Giovanni Andrea Martini, presidente della Municipalità di Venezia, Danny Carella del Lido, Gianfranco Bettin di Marghera, Vincenzo Conte di Mestre-Carpenedo e Gianluca Trabucco di Chirignago-Zelarino, questi i firmatari che si aggiungono ad alcuni consiglieri e a semplici cittadini. L'unico assente è stato il presidente di Favaro, Marco Bellato, eletto con la lista Brugnaro, ed unico ad essere d'accordo con l'accentramento operato dal sindaco di Venezia.

Disagi all'orizzonte, ma inevitabili. Come spiega Bettin, si tratta di una situazione che si sarebbe voluta evitare e che creerà incertezza, alla quale, tuttavia, non è stato possibile sottrarsi: le Municipalità, a suo dire, sono divenute dei gusci vuoti, che dovrebbero garantire dei servizi alla comunità, ma che di fatto non possono farlo. "I presidenti eletti democraticamente dai cittadini, infatti, non possono nemmeno stipulare convenzioni o concedere patrocini". Sulla stessa linea anche Conte, che sottolinea come ci sia una precisa volontà della giunta di oscurare le Municipalità e tutto il loro lavoro.

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