Cronaca

Non accettano pagamenti con il bancomat: multati 20 esercenti

Tra i commercianti segnalati all'autorità competente, c'era chi applicava un sovrapprezzo per pagamento tramite Pos, chi uno sconto a chi saldava in contanti

La guardia di finanza di Venezia ha multato venti esercenti di tutta la provincia di Venezia, poiché rifiutavano il pagamento con bancomat o carta di credito, o applicavano un sovrapprezzo per importi inferiori ad una certa soglia. Tra bar, tabaccherie, ristoranti e palestre - solo per citare alcune delle attività sanzionate - c'era chi aveva anche continui problemi al Pos o chi proprio non era in possesso del dispositivo.

Le attività ispettive eseguite dalle fiamme gialle lagunari hanno consentito di constatare il rifiuto dei commercianti, ai quali sono state elevate le sanzioni previste dalla legge. Ai titolari di altre cinque attività, invece, sono state inoltrate apposite segnalazioni all’autorità garante della concorrenza e del mercato: quattro per aumento del prezzo dei prodotti acquistati se pagati a mezzo bancomat, un quinto poiché applicava uno sconto del 5% sul totale in caso di pagamento in contanti.

Pagamento tramite Pos, cosa dice la norma

A partire dal 1º luglio, sono entrate in vigore le nuove disposizioni legislative che prevedono sanzioni per l’inosservanza dell’obbligo, già previsto da anni, di accettare pagamenti elettronici, indipendentemente dagli importi. La norma, infatti, prevede, nei casi di mancata accettazione o rifiuto, da parte degli esercenti e professionisti, del pagamento da parte del cliente, anche per pochi euro, mediante "moneta elettronica" digitale (carte di credito, bancomat, carte di pagamento o prepagate e tutti i mezzi di pagamento elettronici che consentano la tracciabilità dell’incasso), una sanzione di 30 euro, cui si aggiunge il 4% del valore della transazione elettronica rifiutata.


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