Cronaca

Finti affittuari "furbetti" incassano caparra, poi si dileguano nel nulla

Nove ragazzi di Spinea hanno versato 150 euro per una casa ad Asiago, mentre una donna di Pordenone ne ha sborsati 300 per un appartamento di Jesolo

Due appartamenti fantasma. O meglio, due affittuari fantasma. Continuano le truffe informatiche relative agli affitti di strutture turistiche, anche durante il periodo delle festività natalizie. La prima disavventura è capitata a nove ragazzi di Spinea, tutti 18enni: avevano affittato una casa ad Asiago, lontana dallo smog cittadino, pronti a festeggiare l'arrivo del nuovo anno. Dopo aver versato la caparra, però, il tramite è scomparso nel nulla. Le chiamate al proprietario dell'immobile non sono servite a nulla, il telefono era sempre spento.

Non ne fanno una questione di soldi i ragazzi, che avevano versato 150 euro, ma di principio. Non ci stanno, e giustamente, ad essere stati truffati. La casa, dopo un'accurato controllo su Google Maps, esiste, ma è già stata affittata, dal vero proprietario. I ragazzi di Spinea, tuttavia, non sono gli unici ad essere caduti nella trappola, in quanto hanno rintrcciato nel web un blog in cui vi sono almeno altri 12 casi di persone che hanno denunciato la medesima truffa, sempre con lo stesso nome dell'affittuario resosi disponibile. E le segnalazioni riguardano il medesimo appartamento. I giovani hanno quindi proceduto sporgendo denuncia ai carabinieri.

Un'altra "fregatura", invece, ha riguardato una donna di Zoppola, residente in provincia di Pordenone, che ha versato una caparra di 300 euro per un appartamento di Jesolo. Peccato che l'intermediario, un 23enne napoletano, avesse presentato l'immobile su un noto sito di affitto e acquisti online senza averne effettiva disponibilità. A seguito della denuncia della donna, i carabinieri sono risaliti al truffatore, denunciato in stato di libertà.


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