Cronaca

Il personale universitario chiamato a vaccinarsi: Ca' Foscari avvia la campagna

Somministrazioni dal primo marzo in tre sedi. Le prenotazioni sono in corso sulla piattaforma dell’Ulss 3

Ca' Foscari (foto d'archivio)

La campagna vaccinale anti Covid si estende anche al personale dell'università, sia docente che non docente: la Regione ha ufficializzato oggi le modalità organizzative, dando il via alla campagna a partire dal 1° marzo, e così Ca' Foscari ha informato il proprio personale della possibilità di prenotare la vaccinazione attraverso il sito web dell’Ulss 3. I vaccini saranno somministrati nelle sedi del padiglione Rama a Mestre, del palasport di Camponogara e dell'ospedale di Chioggia. Verrà somministrato il vaccino di AstraZeneca destinato alla popolazione di età compresa tra 18 a 65 anni (coorte 1956) che non presenta condizioni di rischio di estrema vulnerabilità.

Campagna vaccinale

Questa fase fa parte del calendario che l'Ulss 3 ha fissato per la somministrazione dei vaccini AstraZeneca destinati al personale scolastico docente e non docente: i primi a partire, dal 20 febbraio, sono stati i lavoratori dei nidi e delle materne paritarie; dal 25 febbraio gli asili nido e le scuole dell’infanzia comunali; dall'1 marzo il personale degli istituti statali, ovvero scuole medie e superiori, e delle università. Entro metà marzo, secondo le previsioni dell'azienda sanitaria, il comparto scuola dovrebbe essere concluso. Nel frattempo toccherà anche alle forze dell'ordine.

Ca' Foscari e la pandemia

La pandemia, come ha ricordato la rettrice Tiziana Lippiello nel suo discorso all'inaugurazione dell’anno accademico, non ha mai fermato l’università, che ha sempre continuato l’attività didattica, in presenza e online, e l’attività amministrativa. «Grazie allo sforzo di tutti l’università ha saputo reagire, proseguendo regolarmente nelle proprie attività in tutta sicurezza», ha spiegato Lippiello. In questi mesi Ca’ Foscari ha lanciato la campagna #IoSonoResponsabile, sposata anche dal ministero dell’Università, e ha avviato una campagna di screening che ha avuto un’alta adesione. «A un anno dall’emergenza sanitaria - ha continuato la rettrice - oggi possiamo dire che la nostra università è un luogo sicuro. In ateneo sono state registrate alcune decine di casi di contagio, nessun focolaio».


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