Cronaca

Vandali agli Ormesini, sui social la scritta verde. Masegni&Nizioleti: «Ora educare nelle scuole»

L'associazione al Comune: «Pronti a dare il nostro contributo per una collaborazione. Dove c'è degrado questo finisce per aumentare»

Fondamenti degli Ormesini, foto Masegni&Nizioleti

Un «amaro» risveglio quello di domenica mattina agli Ormesini, quando passando in fondamenta diverse persone hanno visto le condizioni in cui è stato lasciato il muretto dopo la movida del fine settimana. Sulla questione è intervenuta l'associazione Masegni&Nizioleti, parlando di «vandalismo grafico» in relazione alla scritta verde comparsa a marzo e ora postata sui social, e di «degrado» in relazione alla quantità di rifiuti abbandonati sopra e intorno. Il comitato è conosciuto a Venezia per i gruppi di attivisti che si aggregano spontaneamente andando a rimuovere e pulire gli imbrattamenti che interessano edifici, luoghi pubblici e chiese.

«Il concetto è che a parte il cumulo di rifiuti, bicchieri, cartoni sporchi della pizza e bottiglie, che poi vengono rimossi, dove c'è degrado questo è destinato ad aumentare - afferma dal direttivo del comitato, Alberto Alberti - Occorre prendersi cura anche della muretta, rimuovere questi segni che deturpano, rischiano di rimanere lì per anni e di attirare nuovi imbrattamenti». Alberti lancia una provocazione: «Così come si è provveduto subito a rimuovere lo sfregio alla chiesa del Redentore alla Giudecca - imbrattata pochi giorni fa da tre persone poi fermate dalle forze dell'ordine - Così bisogna agire in tutta la città. Abbiamo già un protocollo pronto - continua Alberti - Abbiamo chiesto a Comune e Soprintendenza di arrivare a un'intesa, pronti a dare la nostra disponibilità anche per diffondere messaggi educativi nelle scuole».

L'associazione ha indicato, dice Alberti, anche le zone da rigenerare assieme al Comune. «Ed è fondamentale denunciare - continua Alberti - e investigare anche perché le telecamere non sempre riescono a essere d'aiuto nell'identificazione dei responsabili, visto che talvolta sono incappucciati o travisati. Una denuncia invece comporta nella nostra città automaticamente delle conseguenze penali per questo tipo di deturpamenti. Ci appelliamo ancora al Comune perché ci ascolti e ci chiami a collaborare».


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