Economia

L'Ance Venezia ha un nuovo presidente: eletto alla carica l'architetto 58enne Salmistrari

Salmistrari è stato eletto dall’assemblea dei soci, svoltasi nella “Cittadella dell’Edilizia” a Marghera, e subentra ad Ugo Cavallin

L’Ance (Associazione Nazionale Costruttori Edili) Venezia ha un nuovo presidente: Giovanni Salmistrari, amministratore unico dell’ultracentenaria impresa veneziana “Costruzioni e Restauri G. Salmistrari srl” e, fino all’altro giorno, alla presidenza dell’organismo regionale dell’Associazione, oltre che essere presente ai vertici anche in sede nazionale.

Identikit

Architetto, 58 anni, residente a Venezia, Salmistrari è stato eletto dall’assemblea dei soci, svoltasi nella “Cittadella dell’Edilizia” a Marghera, e subentra ad Ugo Cavallin, non più ricandidabile e che ha guidato l’associazione veneziana nel corso degli ultimi sette anni, i più duri della crisi dell’edilizia. Secondo quanto previsto dallo Statuto, Cavallin, salutato da un lungo e caloroso applauso, resterà all’interno del Consiglio Generale di Venezia, quale past president.

Obeittivi

Primo obbiettivo del neopresidente è quello di cercare di aumentare il numero degli iscritti ad ANCE Venezia, «perché le associazioni – sottolinea Giovanni Salmistrari – contano ovviamente per la forza data dai numeri, altrimenti la politica non ci ascolta. Le costruzioni sono un settore importantissimo, come dichiarato sempre da tutti: poi invece, nei fatti, vengono maltrattate. Qui ci vuole l’impegno di tutti a lavorare nel territorio in quanto la forza di ANCE è nell’essere presente in tutte le zone della provincia, a contatto con i sindaci. Perché poi, vedo che – continua Salmistrari – quando si dà una mano seriamente, la politica ci segue, in quanto siamo i primi, che lavorano a contatto diretto con le persone, con i cittadini.»

Futuro

Manifestando la sua estrazione di architetto, il neopresidente  di Ance Venezia sottolinea come il costruttore, quando erige una casa, realizza il ‘sogno’ di una persona; quando realizza un’opera pubblica, una strada, una scuola, incide sulla vita dei cittadini, assumendosi una grandissima responsabilità civile. La crisi economica dell’ultimo decennio, pagata pesantemente dalle grandi imprese, ha valorizzato il ruolo delle realtà più piccole: «Hanno resistito meglio le imprese piccole – spiega Giovanni Salmistrari – per ovvi motivi di economia: sono più flessibili e più radicate nel territorio, con una clientela fondata sulla fedeltà e sulla ‘storia’ dell’impresa, che va valorizzata in funzione della qualità. Nei rapporti con la Pubblica Amministrazione, ho sempre dichiarato che, fino a che non verrà tolta la responsabilità erariale e penale ai funzionari pubblici, le cose non andranno avanti, perché oggi sono terrorizzati dalle responsabilità e giustamente non firmano. Finché non ci sarà una riforma della giustizia, su questo punto anche il famoso “Sblocca cantieri” e il Codice degli Appalti non troveranno sbocchi utili per far ripartire il Paese.» Per il futuro, il neopresidente, Giovanni Salmistrari, vede qualche segnale di una piccola ripresa del settore e si richiama alla citazione da Italo Calvino, che ha voluto porre in testa alla sua proposta di programma elettorale: “Le associazioni rendono l’uomo più forte e mettono in risalto le doti migliori delle singole persone.”


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