Economia

Confesercenti: «Per la fase due subito semplificazione fiscale e burocratica»

Per Maurizio Franceschi, direttore Confesercenti Metropolitana Venezia Rovigo, il Decreto Liquidità è sicuramente un buon passo di partenza, ma va correlato da un cambiamento epocale del sistema-Paese

«Lo sforzo del Governo sul fronte della liquidità è apprezzabile e mette in gioco una cifra molto importante, ora bisognerà però vedere se e quando queste risorse arriveranno alle aziende. Purtroppo l’esperienza fatta con l’erogazione dei fondi stanziati con il “Cura Italia” non è stata positiva. Il nostro auspicio è che l’eccesso di burocrazia che caratterizza il nostro Paese non sia un freno anche in questa circostanza. Le nostre aziende hanno immediato bisogno di ossigeno. Per prestiti sopra i 25.000 euro continua la necessità di predisporre istruttorie. Le imprese avranno quindi necessità di essere assistite nella presentazione della documentazione alle banche con tutte le complessità che ne derivano a cominciare derivano dalla chiusura delle filiali e alla ridotta attività degli uffici». 

Interventi per ripartenza 

Per Maurizio Franceschi, direttore Confesercenti Metropolitana Venezia Rovigo, il Decreto Liquidità è sicuramente un buon passo di partenza, ma va correlato da un cambiamento epocale del sistema-Paese: «Adesso ci aspettiamo interventi per favorire la ripartenza che sarà possibile nella misura in cui cambieranno le regole che fino ad oggi ne hanno definito il sistema stesso. Se vogliamo una crescita con forti accelerazioni, dobbiamo semplificare le regole a partire dal sistema fiscale. In un mercato che dal 2008 ad oggi è vissuto all'ombra di una situazione economica senza produttività e ricchezza, dobbiamo capire che le regole di ieri non sono più valide oggi, e a maggior ragione, domani - prosegue il direttore Confesercenti -  Puoi mettere quanti soldi vuoi nell'emergenza ma senza semplificare le regole, senza investire in infrastrutture e servizi pubblici, è difficile ipotizzare una ripresa. Se invece ridurremo la tassazione, se modificheremo il sistema della giustizia, se definiremo meglio le competenze tra Stato e Regioni, allora sarà possibile una ripresa per il Paese». 


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