Economia

Consulenti del lavoro Venezia criticano i sostegni Draghi: «Governo nuovo, sistemi vecchi»

Gobat: «La realtà è che lo Stato italiano non ha le risorse necessarie per indennizzare le attività economiche»

Rialto, negozi chiusi. Foto di archivio

«Il decreto sostegni ha deluso le aspettative degli operatori economici». Sono le parole della presidente dell’ordine dei consulenti del lavoro di Venezia, Patrizia Gobat. 

«È stata estesa la platea degli aventi diritto ai contributi a fondo perduto alle partita Iva attivata a partire dal 1° gennaio 2019 che svolgono attività di impresa, arte, professione o producono reddito agrario. I requisiti sono: conseguimento di ricavi o compensi non superiori a 10 milioni di euro nel periodo di imposta 2019; aver avuto un calo almeno del 30% tra l’ammontare medio mensile di fatturato e corrispettivi dell’anno 2020 rispetto all’ammontare medio mensile di fatturato e corrispettivi dell’anno 2019. Il contributo parte dal 60% dello scostamento medio mensile per i volumi d’affari più bassi per scendere al 20% per i ricavi da 5 a 10 milioni di euro. Andando a calcolare le percentuali, l’effettivo sostegno è ridotto ad una forbice tra il 5 e l’1,66% del fatturato perso», dice Gobat.

La presidente nota che la situazione economica sta generando sconforto e sfiducia di aziende, professionisti e dipendenti, logorati dall’incertezza e dal perdurare di dati preoccupanti dal punto di vista sanitario. «Anche l’annunciata pace fiscale si è ridotta ad un modesto stralcio delle cartelle fino all’anno 2010 e le scadenze della rottamazione sono state rinviate di pochi mesi. Tra poco famiglie e imprese si troveranno, inoltre, ad affrontare la ripresa del pagamento delle rate di mutui e prestiti, sospese nel 2020». Sul fronte lavoro viene prorogata la cassa integrazione di 28 settimane fino a fine anno e il divieto di licenziamento al 31 ottobre. Bonus di importo fra 1200 e 3600 euro per lavoratori stagionali e sportivi. «Stiamo tutti sospesi in attesa che la campagna di vaccinazione porti effetti positivi sul calo dei contagi, perché solo migliorando la situazione sanitaria si può sperare in una ripresa del settore turistico, della ristorazione e dei servizi, motori dell’economia veneziana», conclude la presidente.