Economia

Fotovoltaico: avanti nei centri storici e in aree industriali come Porto Marghera

Nel decreto Energia licenziato ieri dalle commissioni Ambiente e Attività produttive alla Camera approvate molte proposte del Partito Democratico

Tetti delle abitazioni a Venezia centro storico, foto di archivio

Impianti fotovoltaici, ora è più facile: approvate procedure super semplificate per i centri storici e le zone industriali. Nel decreto Energia (dl 17 del 2022) licenziato ieri dalle commissioni Ambiente e Attività produttive, che lunedì approda in aula alla Camera, sono state approvate molte proposte del Partito Democratico che consentiranno di accelerare la realizzazione di impianti di energia rinnovabile e aumentare l'indipendenza energetica. Lo ha reso noto l'onorevole Nicola Pellicani. «Con i nostri emendamenti sono state semplificate le procedure per il repowering degli impianti esistenti e la realizzazione delle infrastrutture elettriche. Estesa anche la procedura semplificata a modifiche e interventi finalizzati a aumentare la produzione di energia verde. Il pacchetto si aggiunge all’emendamento che estende alle piccole imprese gasivore la possibilità di acquisto di gas a prezzo calmierato, come già comunicato», esordisce il parlamentare veneziano.

Fotovoltaico sui tetti dei centri storici 

«Sono primo firmatario del maxi-emendamento che amplia la possibilità di realizzare con procedura libera, il fotovoltaico nei centri storici per favorire la generazione distribuita di energia pulita, salvaguardando le aree di effettivo pregio architettonico e paesaggistico. Sarà permesso installare pannelli con modalità semplificate, solo nelle coperture non visibili dagli spazi pubblici esterni e dai punti di vista panoramici e non sarà possibile sulle copertura i cui manti siano realizzati in materiali della tradizione locale. Con questa norma si tutelano i luoghi di pregio e contestualmente si punta a favorire la produzione di energia pulita a basso costo - continua Pellicani - È attraverso misure come queste che si contribuisce concretamente ad alimentare politiche volte allo sviluppo sostenibile».

Fotovoltaico in zone industriali

Un emendamento introduce inoltre procedure semplificate per l’installazione di impianti fotovoltaici in aree industriali, produttive o commerciali, in discariche e cave dismesse. «Penso alle potenzialità di riservare zone al fotovoltaico in un’area industriale sterminata come Porto Marghera che si sviluppa in oltre duemila ettari - continua il deputato -. Gli emendamenti del Pd sono intervenuti anche per sostenere lo sviluppo dell’agrivoltaico di ultima generazione, che consente l’installazione di pannelli sollevati dal suolo con la possibilità di mantenere coltivazioni a terra, cancellando contestualmente gli incentivi per il fotovoltaico a terra in aree agricole, un sistema che spesso si è dimostrato oggetto di speculazioni oltre a determinare il consumo di suolo».

Fotovoltaico sulle Green belt

È stata approvata inoltre la norma sulle "green-belt" per favorire lo sviluppo di impianti fotovoltaici a servizio di aree produttive, nelle aree interne agli impianti industriali e nella fascia adiacente alle infrastrutture autostradali, dove si applicheranno immediatamente le semplificazioni previste per le aree idonee, in attesa che il governo e le regioni provvedano rapidamente alla individuazione delle aree idonee previste da decreto 199 del 21. «Questi emendamenti, insieme ad altre norme approvate per sostenere le imprese più colpite dall'aumento dei costi di energia elettrica e gas, come le vetrerie di Murano, sono volte a promuovere la cultura della responsabilità e del risparmio energetico: la strada giusta per accelerare la transizione del nostro Paese verso un modello energetico più sostenibile e sicuro, che diminuisca la nostra dipendenza dalle fonti fossili, a partire dal gas russo», conclude Pellicani.


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