Economia

Decreto ristori, per gli albergatori una delusione

Maschio: «Nonostante le risorse ingenti impegnate il risultato pro capite è modesto. Bene l'abolizione del canone Rai per il 2021 e il superbonus 110% anche per la ristrutturazione degli hotel»

«Gli aiuti previsti saranno sufficienti a pagare una bolletta». Commento duro quello del presidente dell'associazione albergatori jesolani (Aja) e coordinatore di Federalberghi spiagge venete, Alberto Maschio, sul decreto Ristori annunciato dal governo per il comparto turismo. «C’è forte delusione, non possiamo nasconderlo, perché le risorse disponibili consentono a malapena di ristorare il 3,3% del fratturato perso in un anno. Non c’è dubbio che la nuova proposta realizzi un passo in avanti, visto che, stando alle anticipazioni, guarda alla perdita di fatturato totale annua. E lo stanziamento (circa 11 miliardi) è superiore al totale di tutti i ristori erogati nel 2020. Ma la sostanza non cambia: nonostante le risorse ingenti impegnate, il risultato pro capite è modesto», afferma.

Ci sono anche degli aspetti positivi. Federalberghi, continua Maschio, aveva portato avanti la battaglia dell’abolizione del canone Rai per il 2021 e così è stato fatto; non possiamo che essere soddisfatti. Si vocifera inoltre che è intenzione del governo Draghi di estendere il superbonus 110% anche alla ristrutturazione e riqualificazione degli hotel: la riteniamo una notizia assolutamente positiva, che auspichiamo trovi applicazione e concretezza, perché permetterebbe al comparto di adeguarsi e rilanciare un settore che è stato duramente colpito, pronti alle nuove sfide internazionali». Maschio auspica, altresì, che si riprenda in mano la proposta Federalberghi sulla decontribuzione dei rapporti di lavoro. «Era arrivata a suo tempo in Parlamento ma senza poi trovare risposte adeguate. Speriamo sia percorribile questo tipo di aiuto, che diventa di supporto alle imprese e agli stessi lavoratori, così da potergli garantire la massima occupazione».


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