Economia

Vola l'export dell'artigianato "made in Veneto"

Secondo i dati raccolti dall'Osservatorio di Confartigianato Imprese Veneto, le esportazioni sono in netta salita anche rispetto al periodo pre-pandemico (2019)

È una corsa inarrestabile quella dell’export manifatturiero del Veneto nei settori ad alta concentrazione di Pmi. Nei primi nove mesi del 2021, infatti, le esportazioni sono salite a 21,3 miliardi di euro (+21,3% rispetto allo stesso periodo del 2020, ma soprattutto + 3,6% rispetto al 2019). La crescita ha un ritmo più elevato rispetto anche alla media del manifatturiero regionale (+18,6%) che ha raggiunto il picco di 50 miliardi. I dati sono relativi alla ultima rilevazione dell’Osservatorio di Confartigianato Imprese Veneto su dati Istat.

Per i soli settori manifatturieri ad alta concentrazione di PMI, che rappresentano il 42,5% del totale delle esportazioni manifatturiere, le crescite più consistenti (rispetto allo stesso peeriodo del 2020) hanno riguardano l’export dei prodotti delle altre industrie manifatturiere (+47,9% rispetto ali primi 9 mesi del 2020), prodotti in metallo (+23,6%), prodotti in legno esclusi i mobili (+22,3%) e i mobili (+19,1%). Degni di nota per la grande importanza che rivestono nel mondo della piccola impresa e delle filiere i trend positivi dei comparti moda: prodotti tessili (+15,8%), articoli in pelle (+13,9%) e abbigliamento (+13,6%). Crescono meno gli alimentari (+5,7%) ma sono i settori che più hanno tenuto nei mesi del lockdown.

«Di fronte a questi numeri, serve un’azione organica che tenga insieme strumenti tradizionali e innovativi per accompagnare sui mercati internazionali l’artigianato e le piccole imprese, segmento vitale del "made in Italy"». È l’auspicio di Roberto Boschetto, presidente di Confartigianato Imprese Veneto, che sottolinea l’importanza cruciale dell’internazionalizzazione per il sistema di piccole e microimprese. «L’aumento delle esportazioni nei dieci anni precedenti la pandemia - ha spiegato - è stato il più importante volano di crescita delle nostre imprese che hanno potuto aumentare la loro competitività e propensione all’innovazione, migliorando la capacità produttiva e la qualità dei loro prodotti. La pandemia ha però messo a dura prova il loro futuro. In questo contesto le attività messe in essere dal ministero degli Affari esteri e della cooperazione Internazionale per favorire il rilancio delle esportazioni sono risultate di vitale importanza per il nostro comparto».


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