Economia

Niente accordo sul contratto integrativo, prosegue lo sciopero all'Autorità portuale

Due giorni fa la terza astensione. D'Addio (Uiltrasporti): «Ancora alcun punto d'incontro con l'Autorità su una nuova proposta per gli istituti economici e normativi, ad oggi gli stessi del 2018»

Sciopero dei lavoratori dell'Autorità portuale

Mercoledì 18 gennaio i dipendenti dell'Autorità portuale di Venezia hanno scioperato per la terza volta, seguendo il calendario delle astensioni prpgrammato in caso di mancato accordo sul rinnovo del contratto integrativo. L'accordo aziendale è fermo al 2018 e le maestranze, con le organizzazioni sindacali, lamentano di non aver trovato alcun punto d'incontro con l'Autorità su una nuova proposta per gli istituti economici e normativi.

«Ad oltre un mese dall’inizio della vertenza non sono giunte proposte concrete dai vertici dell'Autorità portuale del mar Adriatico settentrionale, tali da far considerare la riapertura delle trattative per il rinnovo dell'integrativo», commenta Andrea D'Addio, segretario del sindacato Uiltrasporti Veneto. Secondo D'Addio sul contratto i lavoratori dell’Autorità hanno indicato diverse possibili soluzioni per arrivare a un accordo migliorativo dell'assetto organizzativo e del riconoscimento economico, che sembra non abbiano finora portato a sostanziosi passi in avanti sulla soluzione della vertenza. «Pur apprezzando le dichiarazioni del presidente, Fulvio Lino Di Blasio, che conferma di voler giungere a una risoluzione consensuale della trattativa, i lavoratori rilevano il permanere di una scarsa considerazione delle richieste avanzate dai dipendenti. Convinti che la soluzione condivisa della trattativa sia l’obiettivo da raggiungere e dispiaciuti per i possibili disagi all’utenza, i lavoratori continueranno la vertenza fino a quando i vertici dell'Ente saranno disponibili a trovare soluzioni condivise».


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