Economia

L'immobiliare arranca a Venezia: si vende meno, ma prezzi non calano

Negli ultimi si è registrata una flessione pari quasi al 4% nelle compravendite di immobili, ma le quotazioni restano praticamente fisse

La crisi si fa sentire e, come prevedibile, comporta anche una flessione nel mercato immobiliare, persino nella prestigioso e richiestissimo capoluogo veneto. Sono infatti scese del 3,9% le compravendite di abitazioni nella città di Venezia nel secondo semestre del 2013, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, con solo 998 unità immobiliari scambiate negli ultimi sei mesi di quest'anno. I dati, calcolati sulla base delle quote di proprietà (Ntn, numero di transazioni normalizzate), sono riportati nello studio pubblicato venerdì dall'Osservatorio del mercato immobiliare dell'Agenzia delle Entrate, in collaborazione con l'Ufficio Provinciale di Venezia - Territorio.

DATI ALLA MANO - Calo maggiore per l'intero mercato regionale che, se confrontato con il semestre dell'anno precedente, ha subito una diminuzione degli scambi del -4,8%, equivalente a 17.215 Ntn; dato leggermente inferiore a quello nazionale di settore (-6,7%). A livello provinciale, nel secondo semestre 2013 le compravendite complessive di unità immobiliari a destinazione abitativa sono state 3.613, di cui il 72,43% ubicate nella provincia. Analizzando i dati dal 2004, si evidenzia un arretramento significativo del mercato residenziale abitativo provinciale a partire dal primo semestre 2007: rispetto a tale semestre, il mercato delle abitazioni provinciali ha perduto oltre la metà delle compravendite. Infine, se si analizza l'andamento dei prezzi nominali delle abitazioni, tra il secondo semestre 2013 ed il primo del 2013, si osserva come, nonostante la contrazione delle compravendite, si sia rilevata solo una leggera diminuzione delle quotazioni medie residenziali.


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