Eventi

Dharma today. Volti del buddhismo contemporaneo

Il primo convegno internazionale sul buddhismo
promosso da Unione Buddhista Italiana

5 e 6 marzo 2022 online
11-13 marzo presso l’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti - Venezia


L’Unione Buddhista Italiana muove un importante passo verso il mondo della ricerca universitaria promuovendo Dharma Today. Volti del buddhismo contemporaneo, il primo convegno internazionale sul buddhismo organizzato in Italia. L’evento ha il duplice scopo di sostenere lo studio accademico delle tradizioni buddhiste e di nutrire i settori della ricerca più rilevanti per le sfide globali, contribuendo così ad aprire nuove strade verso il benessere e la sostenibilità della società e dell’ambiente.

Il convegno, che si svolgerà il 5 e 6 marzo in modalità online e l’11, 12 e 13 marzo a Venezia in presenza presso l’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti (Palazzo Franchetti, Campo Santo Stefano, 2847 - Venezia), aprirà una riflessione multidisciplinare e multi-prospettica sul tema dell’identità, dei ruoli e delle potenzialità delle tradizioni buddhiste nel mondo contemporaneo, prendendo le mosse dalle trasformazioni sociologiche e dottrinali occorse dal contatto con l’Occidente moderno.
Tutti gli incontri saranno disponibili in streaming sui canali social dell’Unione Buddhista Italiana.

I relatori approfondiranno il ruolo del buddhismo nella diffusione delle pratiche meditative e il suo contributo alla ricerca scientifica, con particolare riferimento ai Contemplative Studies, un campo multidisciplinare che indaga l’esperienza meditativa con gli strumenti della scienza sperimentale; ad illustrarne parametri e metodologie distintive sarà il professore Harold D. Roth della Brown University, uno dei principali pionieri del settore.

Il convegno darà spazio al dibattito sull’evoluzione delle tradizioni buddhiste nel mondo contemporaneo, esplorando la dialettica tra l’esigenza di mantenere una certa fedeltà alla tradizione e la necessità di attualizzare l’insegnamento buddhista. Ester Bianchi, professoressa dell’Università degli Studi di Perugia, introdurrà la riscoperta delle antiche tecniche di meditazione pre-Chan e la loro integrazione nelle pratiche del buddhismo moderno, ponendole in connessione con la diffusione di concezioni moderne della religione.
La riflessione, successivamente, si sposterà sul contributo del pensiero buddhista alla filosofia contemporanea e alle sfide globali, con particolare attenzione ai temi dell’ecologia, dell’intelligenza artificiale e delle criticità del rapporto tra uomo, tecnologia e ambiente. Il professore Giangiorgio Pasqualotto dell’Università di Padova, uno tra i primi filosofi in Italia ad aver approfondito il pensiero buddhista, spiegherà i fondamenti del concetto di interconnessione, indispensabile per lo sviluppo di comportamenti finalizzati alla creazione di armonia. Massimo Raveri, docente onorario all’Università Ca’ Foscari di Venezia, analizzerà, invece, la prospettiva ecologica del green buddhism, movimento planetario e trasversale i cui principi e istanze fondamentali si intrecciano strettamente con quelli dell’ecologia profonda.
Accanto al tema dell’ambiente, le problematiche etiche, psicologiche e sociali legate all’accelerazione tecnologica rappresentano una sfida non meno complessa: Peter D. Hershock, direttore dell’Asian Studies Development Program (ASDP) e coordinatore della Human AI Initiative di Honolulu, attingendo ai capisaldi del pensiero buddhista, mostrerà il rischio della libertà-di-attenzione rappresentato dalla rivoluzione dell'Intelligenza Artificiale, sostenendo che la prospettiva di realizzare un futuro globale più umano dipende dalla resistenza alla colonizzazione della coscienza e dal miglioramento delle nostre capacità di compassione.

Siamo davvero orgogliosi di presentare un’iniziativa di respiro internazionale che mira a sostenere e valorizzare gli studi buddhisti all’interno del mondo universitario – afferma Filippo Scianna, Presidente dell’Unione Buddhista Italiana. La partecipazione al convegno di relatori di altissimo profilo arricchirà il dibattito accademico di nuovi spunti e, allo stesso tempo, amplierà la discussione verso altri settori molto importanti per la visione buddhista quali l’ecologia o l’intelligenza artificiale. La contemporaneità, infatti, è sempre più complessa e criptica: analizzare il presente attraverso uno sguardo inusuale diventa uno stimolo per ampliare i nostri orizzonti e arricchire i settori della conoscenza di spunti nuovi e originali.

Gli incontri sono suddivisi in sei panel tematici così articolati: Buddhismo e questioni sociologiche, etiche e politiche (solo online); Buddhismo, epistemologia e scienza (solo online); Contributi del buddhismo al pensiero contemporaneo; Sviluppi contemporanei delle tradizioni buddhiste; Buddhismo e impegno sociale: sfide ecologiche, etiche e tecnologiche; Buddhismi occidentali e sguardi contemporanei sulla meditazione.
Interverranno i più importanti docenti delle università italiane: Alberto Voci dell’Università di Padova, Aldo Tollini dell’Università Ca’ Foscari Venezia, Bruno Lo Turco dell’Università di Roma “La Sapienza”, Donatella Rossi dell’Università di Roma “La Sapienza”, Emanuela Magno dell’Università di Padova, Ester Bianchi dell’Università degli Studi di Perugia, Giangiorgio Pasqualotto dell’Università di Padova, Giuseppe Pagnoni dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Marcello Ghilardi dell’Università di Padova, Matteo Cestari dell’Università degli Studi di Torino, Giacomella Orofino dell’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”, Massimo Raveri dell’Università Ca’ Foscari Venezia, Federico Squarcini dell’Università Ca’ Foscari Venezia.
Tra i docenti affiliati a centri di ricerca e università straniere si annoverano: Alan Wallace del Santa Barbara Institute for Consciousness Studies, Bee Scherer della Vrije Universiteit Amsterdam, Jay Garfield dello Smith College e della Harvard Divinity School, John Dunne della University of Wisconsin-Madison, Flavio A. Geisshuesler della Hebrew University of Jerusalem, Martin Baumann della Universität Luzern, Michael Zimmermann della Universität Hamburg, Paul Fuller della University of Edinburgh, Peter Hershock dell’East-West Center Honolulu.


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