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Il caso letterario Francesco Maino e l'improvvisazione jazz a Mirano Oltre

Otto anni non sono poi tanti per una rassegna, ma a Mirano Oltre son di certo bastati per definire meglio il proprio ambito d’intervento. Sono ormai molti i progetti confezionati dalle agenzie di spettacolo per questo genere di kermesse, venduti a scatola chiusa per un “successo quasi assicurato”, dove un importante attore affronta un autore o un tema, o magari è lo stesso autore a leggere estratti dal suo ultimo lavoro, in entrambi i casi con accompagnamento musicale ...Sì, “accompagnamento” sembra essere la parola adatta,  perché la musica in questo caso è soltanto un sottofondo, più o meno pertinente e piacevole, al testo scritto (e letto).

È una produzione originale della rassegna quella in programma il 29 giugno, che vedrà affiancati sul palco uno degli scrittori veneti che ha fatto più parlare di sé in questi ultimi anni, Francesco Maino (dopo Cartongesso, diventato un caso letterario, che ha vinto il premio Calvino nel 2013, lo scrittore ha pubblicato quest’anno Ratatuja), e tre esplosivi improvvisatori di orientamento jazzistico, fra cui il vibrafonista americano Mike Dillon, originario di Kansas City ma attivo da tempo a New Orleans, città in cui vive da qualche anno anche il batterista veneto Marcello Benetti, che in quest’occasione lo accompagnerà insieme al talentuoso pianista siciliano Fabrizio Puglisi, maturato all’interno della vivace scena dell’avanguardia bolognese.


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