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Giornate FAI di Primavera 2019, torna nel Veneziano l'appuntamento con arte e natura

Quarantacinque aperture straordinarie coinvolte. Sabato 23 e domenica 24 marzo 2019 il FAI – Fondo Ambiente Italiano invita tutti a partecipare alle Giornate FAI di Primavera per guardare il Veneto come non abbiamo mai fatto prima e costruire un ideale ponte tra culture che ci farà viaggiare in tutto il mondo.

Aperture speciali a Venezia e provincia

In occasione delle Giornate FAI, la scoperta di un luogo speciale dell'immenso patrimonio paesaggistico italiano non è solo un'esperienza che va ad arricchire il bagaglio culturale di ogni visitatore, ma un'occasione straordinaria di incontro tra persone di età, interessi, provenienza diversi unite dal desiderio di conoscere luoghi eccezionali del proprio territorio. Luoghi di cui tornare a fruire come visitatori e sui quali accendere i riflettori affinché possano essere tutelati e valorizzati.

Per gli orari di apertura è possibile consultare il sito www.giornatefai.it. Sono ben 16 luoghi tra Venezia e provincia che rimarranno aperti in occasione delle Giornate FAI di Primavera.

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Scuola Dalmata dei SS. Giorgio e Trifone

San Giorgio degli Schiavoni una delle scuole "piccole" di arti e mestieri e luogo di aggregazione e culto per i molti stranieri in città, fu fondata quando Venezia acquisì la giurisdizione sull'Istria e la Dalmazia nel 1451 e i Dalmati (o "Schiavoni) divennero più numerosi. Poiché nel 1502 giunsero le reliquie di San Giorgio, fu necessario arricchire il piccolo edificio con un apparato decorativo all'altezza del prestigio acquisito. Fu scelto Vittore Carpaccio (1465-1520) il cui splendido ciclo pittorico è tuttora integro e nell'edificio per il quale era stato concepito.  La politica napoleonica di soppressione di chiese e scuole risparmiò la Scuola grazie alla supplica del Guardian Grande ad Eugenio Beauharnais. Ancora oggi la scuola mantiene vivo il legame spirituale e culturale tra i Dalmati e Venezia.

Palazzo Pisani di Santo Stefano

Ad ingresso esclusivo per gli iscritti FAI è Palazzo Pisani di S. Stefano, una delle costruzioni più grandiose, complesse e affascinanti di Venezia. Il palazzo fu eretto nel 1614-15 per volontà della famiglia Pisani detta "del banco" per aver fondato nel sec. XV una "banca di cambio" a Rialto. In parte distrutto da un violento terremoto nel 1643, nel 1728 il palazzo fu ampliato e sopraelevato su progetto del Frigimelica che aggiunse un secondo piano nobile, un’ala con una ricchissima biblioteca aperta al pubblico e un salone da ballo. L'imponente facciata sul campiello, tutta in pietra d'Istria, è tripartita; al centro del primo e secondo piano nobile, due enormi serliane. Alla fine del sec. XVIII, con gli ultimi interventi di ristrutturazione, il palazzo arrivò ad avere ben 200 vani. Acquisito dal demanio nel 1940 con una convenzione tra Stato e Comune, è diventato sede del Conservatorio.

Complesso del Pio Loco delle Penitenti

Fondato nel 1703 da Giovanni Badoer, era un Istituto laico nato per accogliere e redimere le ex prostitute. Nel 1730, su progetto di Massari, ebbe inizio la costruzione della nuova sede. Il complesso, formato da tre edifici, era organizzato in modo tale da essere autosufficiente, con orti e cisterne per l’acqua. La funzione di ricovero proseguì fino al 1956. L’edificio è stato di recente sottoposto a un lavoro di restauro ed è attualmente un Centro di servizi per anziani non autosufficienti.

Chiesa di Santa Maria della Presentazione, o delle Zittelle

Costruita su progetto del Palladio e inaugurata nel 1596, la chiesa di Santa Maria della Presentazione, detta anche delle Zitelle, è normalmente chiusa al pubblico. Il complesso delle Zitelle, sull’isola della Giudecca, in posizione periferica, era destinato ad ospitare, proteggere e istruire, in totale isolamento fanciulle dai 12 ai 18 anni di bell’aspetto e povere (Le Zitelle) per garantire loro un futuro e limitare la diffusione della prostituzione. La chiesa, con una rara pianta ottagonale, custodisce opere di Bassano, Palma il Giovane, Ricchi, Morleiter ed è sovrastata da una imponente cupola centrale che dialoga con le altre cupole palladiane di San Giorgio Maggiore e del Redentore. La facciata con le ali laterali dell’ospizio, nella sua linearità classicheggiante costituisce un esempio che sarà seguito da altre istituzioni di carità veneziane come ad es. le Penitenti e i Catecumeni.

Caserma T. Mocenigo

In un punto strategico e panoramico della città di Venezia, di fronte alla Punta della Dogana, a Palazzo Ducale e alla Piazza, sul Bacino San Marco, si trova una caserma che ospita le imbarcazioni della Guardia di Finanza. In origine vi era un monastero intitolato a San Giovanni Battista, una chiesa e un piccolo ospedale, fatti edificare nel 1333 dai monaci Camaldolesi e di cui rimane una splendida vera da pozzo. Per le Giornate FAI di Primavera il personale di stanza alla Giudecca offrirà ai visitatori una dimostrazione delle attività del reparto.

Palazzo Soranzo Piovene

Palazzo Soranzo Piovene, affacciato sul Canal Grande, è una elegante costruzione risalente ai primi decenni del Cinquecento La facciata cinquecentesca caratterizzata da una leggera asimmetria è attribuita a Sante Lombardo, nipote di Pietro. Passato di proprietà dei Piovene nel 1760 in seguito al matrimonio tra Cecilia Soranzo e Girolamo Piovene, fu abbellito da un giardino.   Notevoli all’interno sono l’atrio, la scala e gli affreschi settecenteschi che decorano il primo piano. Nel portego a piano terra oltre a quattro grandi teleri di Scuola Veneta del XVII secolo, un piccolo teatro con platea e galleria, presumibilmente commissionato da Agostino Piovene Temanza.

Forte San Felice

A Chioggia troveremo aperto il Forte San Felice, il cui nucleo originario risale al 1385 e venne costruito in posizione strategica sull'isolotto naturale all'ingresso della laguna, dopo la Guerra di Chioggia che aveva visto la Repubblica di Venezia attaccata da quella di Genova. Oggetto di successive riedificazioni fino alla caduta della Repubblica (1797), la struttura del forte, unica dal punto di vista architettonico e naturalistico, vista dall’alto assomiglia a una stella a cinque punte come il Castello di Famagosta a Cipro e altre fortificazioni veneziane.

Ca' della Nave

A Martellago sarà possibile visitare Villa Priuli Grimani Morosini, meglio conosciuta come Ca' della Nave. Nel corso degli anni fu oggetto di vari ampliamenti che non ne modificarono i caratteri cinquecenteschi. L’articolato complesso si inserisce nel pittoresco scenario dell’esteso parco e costituisce un interessante esempio di residenza nobile di campagna. Attualmente è sede di un bellissimo golf club.

Villa Donà Dalle Rose Romanin Jacur

Il Gruppo FAI di Mirano organizza un itinerario storico di Dolo e, a Salzano, la visita alla Villa Donà Dalle Rose Romanin Jacur, edificata nel XVII secolo sulle spoglie di una precedente casa cinquecentesca, e ora sede del Comune. In occasione delle Giornate FAI di Primavera, si potrà visitare la sala posta sul lato ovest con tracce di affreschi del ‘500. Nel cortile sorge la vecchia Filanda: una fabbrica di seta, uno dei centri industriali tra i più importanti della regione. Fu qui realizzato un sistema di aerazione così moderno che vinse la medaglia d’argento all’Expo internazionale di Bruxelles nel 1876. Si potrà visitare il Museo della Filanda e il salone della filatura fondati nel 1872. Si passerà quindi alla visita del Parco della Villa dove si trovano le vasche di raffreddamento del complesso industriale.

Percorso a Portogruaro

Non è stata da meno la Delegazione FAI di Portogruaro che ha ideato un itinerario dal titolo “Oltre lo sguardo…Villanova Santa Margherita e la storia di una famiglia di “visionari”: i Marzotto”. Esso comprende un percorso che ci porterà a visitare palazzi signorili, luoghi di culto, una piccola città ideale, Villanova-Santa Margherita, costruita da Gaetano Marzotto e pensata sul modello di città sociale, con luoghi d’incontro e di ricreazione, scuola materna ed elementare, case per la mezzadria e per gli operai. Nell’Italia del primo Novecento e negli anni della ricostruzione del Secondo dopoguerra, l’utopia diventa realtà e Gaetano Marzotto, con il figlio Umberto, ne sono gli artefici. Nella piccola località di Villanova Santa Margherita dimostrano alla borghesia industriale italiana come poter coniugare agricoltura e sviluppo industriale, creare lavoro, promuovere dignità sociale, istruzione e formazione culturale, con garbo e discrezione.

Cantine Santa Margherita

Santa Margherita, fondata dal conte Gaetano Marzotto nel 1935, è progressivamente cresciuta sino a diventare un vero e proprio “mosaico enologico” presente con proprie cantine e propri vigneti in alcune delle più belle regioni italiane. Indissolubilmente legata al suo vino-icona, il Pinot Grigio, capostipite di un’intera generazione di nuovi vini bianchi italiani, leader di mercato da più di cinquant’anni. La cantina di Villanova, davvero cuore di una “nuova città” creata dal nulla in un sistema moderno di welfare d’impresa, è stata al centro di un’importante opera di rivisitazione in questi anni ed è oggi completamente autosufficiente dal punto di vista energetico.

Palazzo Marzotto

Ad ingresso esclusivo riservato agli iscritti FAI è la visita a Palazzo Marzotto a Portogruaro, aperta al pubblico è la Villa Comunale di Portogruaro, edificata tra il 1543 e il 1550 da Guglielmo de Grigis da Alzano, detto il Bergamasco su commissione di Antonio Frattina. Dopo alcuni passaggi di proprietà, la villa fu acquistata nel 1935 dal Conte Gaetano Marzotto, discendente della nota famiglia di imprenditori che a Valdagno fondarono le celebri industrie laniere. Ospitò diverse personalità: studiosi, giornalisti, imprenditori, esponenti delle autorità nazionali, ecclesiastici e buona parte della classe governativa del tempo. La residenza fu poi ceduta al Comune nel 1973 dal figlio Umberto e ora è sede di parte degli uffici amministrativi.


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