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Al Teatro Goldoni il concerto di Hevia, l'inventore della cornamusa elettronica

A lui si deve il rinnovato interesse per la cornamusa e la musica folk in generale. Hevia, il piper internazionale inventore della cornamusa elettronica, arriva a Venezia il 20 dicembre per il tradizionale concerto del periodo natalizio firmato da Veneto Jazz al Teatro Goldoni, nell’ambito della rassegna “Dal Vivo” realizzata in collaborazione con il Teatro Stabile del Veneto.

Nato a Villaviciosa in Spagna e conosciuto dal grande pubblico per il brano “Busindre Reel“, il musicista con le cornamuse ha raggiunto la notorietà complice uno spot televisivo per una nota azienda automobilistica, vendendo più di due milioni e mezzo di album in tutto il mondo. L’inventore della cornamusa elettronica torna ora sul suo strumento tradizionale – la cornamusa asturiana – con un immutato desiderio di innovare e fondere generi diversi: percussioni latine e sound da big band, America ed Europa portate ad avvicinarsi grazie alle melodie di un maestro della world music nel suo ultimo progetto: ”Al son del indianu”.

Fra il 1850 e il 1950 un milione di Asturiani emigrarono in America. Quelli che tornarono in Europa arricchirono le loro comunità con nuove influenze artistiche, come la musica Habanera, che ora è parte integrante della cultura Asturiana. Parallelamente anche in America i suoni dell’Asturia continuavano a riecheggiare, grazie alle bande di gaite formate dai migranti. Per molti anni Hevia ha vissuto nella repubblica Dominicana seguendo le tracce di queste espressioni della musica popolare in viaggio fra i continenti, lavorando ad un progetto di ampio respiro.

Studiando fianco a fianco con i musicisti delle svariati tradizioni musicali caraibiche, “Al son del indianu” è il risultato di una fusione attenta e spontanea fra suoni e ritmi che si uniscono in maniera estremamente naturale in questo progetto, dove Hevia è riuscito a trovare la giusta strada per superare i limiti non solo geografici ma anche tecnici fra stili musicali così distanti.

Il repertorio è formato da pezzi originali di Hevia e musiche tradizionali dell’America. I tango di Gardel sono suonati a ritmo di bolero e impreziositi dalle evocative timbriche della cornamusa. Le ritmiche della tradizione asturiana sono a loro volta reinventate assieme a brani classici europei come Capricho Español di Rimsky Korsakov, in una riuscita fusione fra il virtuosismo di Hevia, un’attenta ricerca musicale e un irresistibile groove.

In questo tour, si presenta con una nuova band di basso, batteria, percussioni e tastiere, testata recentemente nel tour spagnolo. Oltre al leader Josè Angel Hevia (cornamusa elettronica, gaita, flauti), ci sono Maria Josè Hevia (percussioni), Roberto Jonata (tastiere, synth), Michele Lavarda (basso elettrico), Giulio Zanuso (batteria).


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